Muta il quadro investigativo nella tragica vicenda che ha portato alla morte del 14enne di Montenero di Bisaccia. Nicola, questo il nome di battesimo, ha pagato con la vita una presunta folgorazione avvenuta nella serata del 28 giugno scorso, mentre giocava coi suoi amici nel parco intitolato a don Nino Zappitelli, dopo essersi appoggiato a un lampione. Di questo risponderanno per omicidio colposo alla Procura di Larino il capo ufficio tecnico del Comune e il gestore degli impianti di pubblica illuminazione, imprenditore del posto. I primi indagati nella drammatica storia che ha sconvolto la comunità e il Molise tutto, finendo in cronaca nazionale in seguito all’epilogo maledetto della vicenda, si sono materializzati ieri, nelle notifiche disposte dagli inquirenti in vista degli accertamenti irripetibili di natura medico-legali conseguenti al decesso del 14enne. Dopo la dichiarazione di morte cerebrale avvenuta due mattina fa, poco prima di mezzogiorno, al reparto di Rianimazione pediatrica degli Ospedali riuniti di Foggia, infatti, ha cessato alcune ore dopo di battere anche il cuore del ragazzino. La pm titolare del fascicolo ha così fissato l’autopsia sulla salma del minore per domani, sempre a Foggia. Esame che dovrebbe essere eseguito dal luminare barese Francesco Introna, già chiamato in causa in altre delicate vicende, vedi la morte di Vicky Bucci nel gennaio del 2022. Per questo è stato indispensabile “avvisare” gli indagati, in una inchiesta che fino a due giorni fa di indiziati non ne aveva ancora formalmente individuati. In questo modo dipendente comunale e imprenditore potranno partecipare con propri legali e periti all’esame autoptico, intanto le indagini andranno avanti e come detto, per omicidio colposo. La pagina ufficiale del Comune di Montenero – peraltro smentita dalla diretta interessata l’indiscrezione di un avviso di garanzia anche per la sindaca Simona Contucci – è listata a lutto dalla serata di lunedì. Si sono aggiunte altre centinaia di messaggi di cordoglio rivolti alla famiglia. Perdere così un figlio, mentre era spensieratamente impegnato a divertirsi è una lancia che trafigge ogni cuore. Definire assurda questa tragedia è sin troppo eufemistico. Il parchetto è stato subito sequestrato, dopo i primi sopralluoghi compiuti dai Carabinieri della stazione di Montenero, delegati dalla Procura, e dai Vigili del fuoco. Il 14enne è stato soccorso dai medici del 118 giunti in ambulanza coi volontari della Misericordia di Termoli, dalla postazione del paese, che disperatamente hanno tentato di fargli tornare il battito, riuscendovi, per poi trasportarlo al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Qui, in sala emergenza, per un paio d’ore è stato stabilizzato dai medici e dal personale sanitario, poi il trasferimento presso il reparto di Rianimazione pediatrica degli Ospedali riuniti di Foggia, dove è stato ricoverato in coma farmacologico per quasi due settimane, dalle prime ore del 29 giugno e fino a lunedì scorso, giorno della sua dipartita terrena, mai così prematura. L’amministrazione comunale, al netto delle vicende di natura investigativa, che verranno affrontate nelle sedi opportune, dichiarerà il lutto cittadino nel giorno dei funerali, con l’ordinanza della sindaca Simona Contucci. Se il nullaosta alla sepoltura dovesse arrivare in tempo già domani, dopo l’autopsia, i funerali potrebbero aver luogo anche venerdì stesso, 15 luglio, al più tardi nella giornata di sabato 16. Ora, però, al di là dell’immane dolore e dell’abbraccio collettivo alla famiglia, i riflettori sono tutti accesi sulle future risultanze di natura medico-legale che andranno a rappresentare il pilastro dell’inchiesta per la morte di Nicola.

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