C’è un clima di lutto cittadino, per adesso solo sostanziale e non formale in paese. Soprattutto attesa mista a dolore e tensione per l’autopsia che oggi viene eseguita a Foggia, presso l’obitorio degli Ospedali Riuniti, dal professor Francesco Introna, sulla salma del 14enne deceduto dopo quasi due settimane di ricovero in Rianimazione pediatrica, in coma farmacologico, a seguito della presunta folgorazione avvenuta nella serata del 28 giugno scorso. Il ragazzo, Nicola, stava giocando con i suoi amici nel parchetto intitolato a don Nino Zappitelli, sequestrato successivamente su mandato della Procura di Larino, che ha anche disposto gli accertamenti irripetibili di natura medico-legale. Come atto dovuto, in vista dell’esame autoptico, la Procura ha iscritto due persone sul registro degli indagati, si tratta del capo ufficio tecnico dell’Ente e del gestore della manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, un imprenditore del posto. L’equipe dello specialista dovrà accertare la causa della morte del ragazzo. Il giovane si era appoggiato con le spalle al lampione, prima di cadere a terra folgorato. Intanto, si attende l’ordinanza della sindaca Simona Contucci per il lutto cittadino.