Mancano due settimane (più o meno) al quarto anniversario del terremoto che sconvolse il basso Molise. Tra il 14 e il 16 agosto due forti scosse, con numerose repliche, interessarono una vasta area, 21 comuni compresi nel Cratere, di cui almeno 6-7 con danni rilevantissimi e numerosi sfollati. Da allora la ricostruzione è al palo e solo con l’ordinanza n. 5 del 17 giugno, sono state messe a fuoco le regole d’ingaggio per la presentazione delle istanze di riparazione funzionale. Tuttavia, la scadenza così ravvicinata e forse mal meditata, del 31 agosto, sta creando non pochi problemi. Tant’è che il sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, tra i comuni maggiormente colpiti dalla sequenza tellurica (assieme a Guglionesi, soprattutto), ha rotto gli indugi e inviato una nota al commissario ad acta Donato Toma e al responsabile di struttura, Giuseppe Cutone, per chiedere una proroga dei termini, come aveva peraltro già ventilato appena venuto a sapere della scadenza di fine agosto. Ricordiamo come l’ordinanza di ricostruzione e riparazione si riferisce a edifici e unità immobiliari a uso produttivo, commerciale ed abitativo danneggiati o distrutti. «Molti tecnici hanno manifestato la loro difficoltà a produrre le pratiche entro la suddetta data oltre alla difficoltà di reperire ditte con l’immediata disponibilità, in quanto alcune sono già impegnate con lavori con il superbonus 110%; l’ordinanza numero 5 prevede l’implementazione della piattaforma digitale “Scheda parametrica” utile alla determinazione del contributo massimo concedibile sulla base dei parametri previsti dal provvedimento commissariale e che allo stato attuale risulterebbe ancora non attivata ne sono state rilasciate le relative credenziali di accesso;
Per quanto sopra e al fine di contenere lo stato di tensione in atto, chiedo, anche a nome di tutti i sindaci dei Comuni del cratere, la proroga del termine di presentazione dell’istanza di concessione del contributo di cui all’oggetto». Intanto, l’incontro chiesto langue.