L’estate sta finendo? La canzone hit degli anni Ottanta del duo Righeira che impazza ancora oggi sembra l’amaro epilogo di una stagione nata sotto i migliori auspici, ma naufragata sotto i colpi incessanti dell’erosione marina, sul litorale di Petacciato. Il gerundio è un mero eufemismo, poiché per i gestori del Lido 80 l’estate è finita venerdì 26 agosto, allorquando i Vigili del fuoco hanno messo sotto sigilli la struttura, aggredita dal mare. La costa molisana è ancora ”nuda” di fronte a uno dei fenomeni inarrestabili acuiti dai cambiamenti climatici, e non è una novità in quel tratto di riviera Adriatica. Si conclude così anzitempo la stagione turistica, che ha stroncato l’ultimo fine settimana e scorcio di agosto. L’ordinanza balneare del 2022 tra l’altro prevedeva aperture fino a settembre inoltrato, ma a Petacciato marina non sarà così, purtroppo. Un brusco risveglio che ferma anche 17 persone impegnate nello staff, tra cucina, pulizie, spiaggisti, camerieri, barman, bagnini, che servivano 90 posti al ristorante e 80 ombrelloni, oltre sei postazioni gazebo, utilizzate a malapena 15 giorni su 90 proprio a causa del fenomeno erosivo. A denunciare l’accaduto l’imprenditore Flavio Procino: «I moduli del magazzino, del comparto lavaggio, dei camerini dipendenti e i servizi sanitari dipendenti, sono stati sigillati dai Vigili del fuoco rendendo impossibile il proseguo dell’attività ristorativa e di balneazione perché impossibile garantire la sicurezza dei dipendenti e le normali norme igienico sanitarie. Inoltre siamo stati obbligati a trasportare la merce nei magazzini nell’unica sala al coperto, il bar stesso, il che rende impraticabile anche la somministrazione. Con questo messaggio è stata avvisata la capitaneria di Porto della Chiusura ed impossibilità di balneazione. I piloni sono scesi nel mare e come dalle foto allegate e a nulla sono valsi i ripetuti avvisi e richieste d’intervento fatte alla proprietà che nel tempo ha parzialmente tamponato i danni del mare alla struttura. Le continue mareggiate han messo in evidenza l’indifferenza della politica al preservare e valorizzare 35 km di costa che la ristorazione e l’ospitalità molisana del Lido 80 ha fatto riecheggiare in Europa questa estate. Si dovrebbe investire meglio e di più, ispirati dagli stessi km di costa dei colleghi romagnoli che son stati eccellenti nel vendere l’ombra mentre qui abbiamo davvero il sole e non siamo capaci a valorizzarlo. La polemica dei frangiflutti è sempre stata viva e la regione ha dato notizia che son stati già finanziati ma mai attuati, come la pulizia della pineta di Petacciato Marina. Noi siamo quelli che ritornano, che han viaggiato e fatto esperienze fuori e han portato racconto in ogni campo della vendita e questa è stata la vera chiave di svolta e del successo del Lido 80. I clienti in brevissimo tempo venivano da noi dicendo: ci han detto di venire assolutamente! Il segreto di questa cordata? Un’ampia carta vini con oltre 110 etichette raccontate dal produttore al consumatore nelle figure proprio del sottoscritto, area manager di uno storico marchio del vino e Alfredo Palladino imprenditore e produttore vitivinicolo. Una passione ultra trentennale di gelateria artigianale di alta qualità e selezione della materia prime grazie a Dorino di Maria. Lo staff di Patrizio di Cesare in cucina diretto dall’esperienza di Angelo Palladino, chef navigato che ha sorpreso i palati di tutta Italia e della regione stessa. Infine a Fabrizio Giuoco che dai Caraibi rientra in Italia mantenendo i piedi nella sabbia portando con sé tanta esperienza». Un gruppo di 5 elementi che è riuscito a spostare le rotte turistiche che ad oggi si vedono ombrelloni e sedie in alto sui tavoli dopo che la stessa compagine ha fatto intervenire gli organi preposti a verificare le condizioni che sono terminate coi nastri dei Vigili del fuoco alla presenza del sindaco di Petacciato. Un duro colpo per il Molise che si augurano gli operatori posso finalmente migliorare da questi sbagli salvaguardando pochi km di costa che potrebbe essere il fiore all’occhiello del centro Adriatico. All’ennesima mareggiata la compagine non ha retto, già l’area famosa lo scorso anno per le postazioni smart working fronte mare non è mai stata utilizzata per l’avanzare del mare.