Candidati di centrodestra battono il territorio, esponenti di rilievo nazionale scendono in Molise per supportare una campagna di conquista politica dai molti significati, anche in relazione alle polemiche su candidature autoctone e paracadutate. Ma al di là di tutto, emerge una coalizione che vuole fortissimamente vincere, almeno in larghissima parte dei suoi effettivi, mettiamola così. La giornata del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in Molise per i candidati della Lega Michele Marone, Rita Colaci e Alberto Tramontano, è stata scandita dalla presenza di imprenditori, militanti, attivisti e dei candidati all’uninominale Lorenzo Cesa e Claudio Lotito, che stanno marcando strettissimo il territorio. Giorgetti è arrivato nel Molise nella tarda serata di giovedì, ha incontrato gruppo dirigente della Lega molisana, assieme ai candidati di partito. Ieri mattina doppia tappa pubblica, in corso Umberto, per tenere a battesimo la sede elettorale in pieno centro e al Cosib, per incontrare gli imprenditori del basso Molise. Giorgetti ha dedicato parole sincere proprio a Lotito e Cesa, il primo di sostanza, che mantiene sempre quello che promette: «Quando si mette in testa una cosa l’obiettivo lo raggiunge. E inciderà anche per questa terra». Su Cesa sottolineato anche il portamento da gentleman.
Nel primo degli appuntamenti presente Lorenzo Cesa, nel secondo oltre al leader Udc, e candidato uninominale alla Camera, anche Claudio Lotito, candidato al Senato per il centrodestra sempre. Anche il classico taglio inaugurale del nastro, prima di entrare nel merito di tante questioni, coi tre candidati, lo stesso Cesa e l’intervento di chiusura di Giorgetti, dinanzi a decine di persone che hanno gremito i locali che si trovano di fronte a piazza Monumento.
«Ringrazio tutti i presenti che sono qui e sono onorato di ospitare l’onorevole Giorgetti- ha dichiarato Michele Marone- da oggi è aperta la nostra sede elettorale. la campagna elettorale è partita già da qualche settimana. Ed è una campagna elettorale molto particolare, perché d’estate diventa difficile poterla fare bene. Ma è un momento difficile per tutte le famiglie italiane, per tutte le imprese perché dopo la pandemia, che non ancora volge al termine, abbiamo un’economia di guerra che sta mettendo a dura prova le tasche degli italiani. Il nostro ministro sta cercando di fronteggiare queste problematiche. Con il nuovo governo saranno messe in campo misure straordinarie e saranno adottate misure particolari per consentire ai nostri imprenditori di continuare a svolgere il proprio lavoro».
La dottoressa Rita Colacci prendendo la parola ha affermato come il Molise debba avere «rappresentanti nei posti che contano. La tematica che ho più a cuore è la sanità. Perché il nostro territorio ha diritto a una sanità di qualità e noi abbiamo diritto a tutelare la nostra salute. Ho toccato con mano le eccellenze della Cattolica. Vivo ogni giorno in questo ambito e di conseguenza conosco le problematiche. Noi dobbiamo lavorare. E, soprattutto, dobbiamo aiutare i nostri giovani nel lavoro per poter costruire un futuro».
«E’ una sfida importante- ha affermato il professor Alberto Tramontano- essere candidati rappresenta una grandissima responsabilità. Nella nostra terra c’è bisogno di un sano pragmatismo ma dobbiamo avere chiara la visione di trovare soluzioni pratiche. Il Molise deve riemergere».
Un lavoro di squadra, un «programma fatto di cose concrete in due giorni. Abbiamo dei valori comuni e una visione che ci tiene uniti. E sarà questo che ci farà vincere e governare questo paese» ha dichiarato l’onorevole Cesa.
L’onorevole Giorgetti parte dalla realtà, da quello che è stato, da quello che sono le tradizioni. Il centro destra nasce da questo e difende quel tipo di valore.
«Termoli è stata scelta per la gigafactory rispetto a tante località e siti che in qualche modo si candidavano. Cerchiamo di capire perché. Tutta l’industria sta cambiando perché in Europa si è deciso che non si usa più il motore endotermico che inquina e si va verso l’elettrico. Da un lato il Ministro dello Sviluppo Economico ha difeso in Europa le ragioni della nostra industria che oggi continua a produrre autovetture a Termoli, a Melfi, a Cassino, a Mirafiori ma contemporaneamente accettare la sfida sull’elettrico. Perché è stata scelta Termoli per la Gigafactory tra tante realtà? Perché Stellantis ha valutato che qui c’è la produttività, le condizioni anche delle maestranze e certamente l’aiuto dello Stato. E allora difendere le proprie ragioni e interessi della propria terra e, nel contempo, accettare le nuove sfide consapevoli, però, della nostra forza e della nostra identità».
Bisogna difendere queste cose, queste tradizioni e partire dalla realtà. Bisogna riscoprire l’orgoglio della propria identità e il Molise ha queste caratteristiche. Ha l’empatia. Partendo dalla consapevolezza delle vostre forze si può costruire. Termoli è stata scelta dall’automotive tra le tante candidate, questo deve esser preso come esempio per la forza che questa regione ha.
Il tema dei temi rimane quello dell’energia. Siamo in una specie di guerra commerciale con la Russia ma c’è un piccolo problema. i prezzi del gas e dell’elettricità si forma in una specie di mercato. Il mercato del gas è finto dove ci sono speculatori che fanno finta di comprarlo. A questo punto non si capisce da dove arriva. Aumentare il prezzo per l’Europa significa metterci in ginocchio.
Noi siamo quelli che paghiamo più di tutti. Questo è assurdo. Ed è assurdo che anche milioni di famiglie debbano fare domanda per avere la bolletta sociale.
Dobbiamo partire dalla realtà e dai problemi degli italiani. Non partiamo dalle ideologie che sono parte della sinistra e dei 5 stelle. Partiamo dalla forza di questa terra di grandi lavoratori». Ma Marone, in conclusione, ha chiesto un impegno davvero specifico sulla sanità, che in Molise sta morendo. Poco prima delle 11, invece, l’arrivo di Giorgetti al Cosib, dove è stato accolto proprio da un abbraccio sincero e affettuoso di Lotito, subito dopo è giunto Cesa, e dopo alcune parole che si sono scambiati i tre, l’auditorium si è trasformato nel luogo di confronto sullo sviluppo del basso Molise e dell’intera regione. In quel contesto, oltre a elogiare le eccellenze che il territorio e il tessuto produttivo vantano, con l’impegno a stare vicini a chi produce lavoro e ricchezza.