Genitori in rivolta nella località di Campomarino. La sezione fuori plesso di scuola secondaria di I grado chiusa nel 2009 e riaperta nel 2020 con l’emergenza Covid, rischierà di chiudere nuovamente per mancanza di Docenti mentre le classi della primaria Jacovitti andranno tutte in pluriclassi. L’Associazione genitori di Nuova Cliternia (A.G.N.C.) rappresentata da Franco Di Paolo con una nota del 2 luglio indirizzata all’istituzione scolastica e al comune aveva già anticipato il rischio e sabato mattina è arrivata la conferma. Di questo si è discusso in pubblica assemblea, a Madonna Grande, alla presenza del comitato locale, del parroco don Nicolino Pietrantonio e la Casa dei Diritti, rappresentata dall’avvocato Laura Venittelli. «Sembrerebbe infatti che dall’ufficio scolastico regionale non siano stati assegnati sufficientemente insegnati sia per costituire la quarta sezione della secondaria richiesta dalla scuola per Nuova Cliternia e sia per l’eliminazione delle pluriclassi, nella primaria Jacovitti di Nuova Cliternia, almeno sulle materie “cosiddette” importanti. Dobbiamo prendere atto che nonostante gli sforzi fatti del Sindaco del Comune di Campomarino, Ing. Piero Donato Silvestri in prima persona e del Preside dell’Omnicomprensivo di Campomarino, Prof. Teodoro Musacchio, la sezione di scuola secondaria di primo grado di Nuova Cliternia chiuderà e gli alunni saranno trasferiti a Campomarino passando così da un edificio di recente costruzione con tutti i requisiti antisismici ed energetici all’avanguardia quale quello di Nuova Cliternia, a un edificio vecchissimo costruita in precompresso e senza alcun requisito energetico e di dubbi requisiti di sicurezza se consideriamo il fatto che dalla prima primaria al quinto superiore sono tutti ammassati in quella sede. Campomarino non ha un edificio scolastico idoneo. La primaria Jacovitti invece per quest’anno diventerà una scuola quasi totalmente in pluriclasse. Questa situazione mortifica in maniera indelebile la comunità di Nuova Cliternia (Madonna Grande) e fa capire a noi genitori ma soprattutto a noi cittadini che un ente pubblico come l’ufficio scolastico regionale non conosce minimante la conformazione del territorio che scolasticamente amministra. Il centro abitato di Nuova Cliternia dista 8 Km dal centro di Campomarino ed eroga il servizio scolastico anche agli alunni di Ramitelli e Zezza e molti di loro distano più di 15 km dal capoluogo comunale. La scuola secondaria di I grado di Campomarino ha l’orario di lezione dalle 8 alle 14, sarebbe facile pensare che chi vive nelle nostre campagne si vedrà costretto a svegliarsi prestissimo per andare a scuola e tornerà a casa non prima delle ore 15 modificando totalmente il proprio riposo biologico fondamentale per lo studio a quell’età. Gli alunni della Primaria Jacovitti, invece, già vittime di un ritardo sull’apprendimento dovuto ai due anni di covid di cui il primo anno quasi totalmente in DAD, si troveranno senza la loro insegnate principale, e saranno quindi costretti a condividere totalmente il programma con alunni di corsi diversi. Questo scoraggerà sicuramente i genitori a tal punto da far trasferire i propri figli altrove favorendo così la chiusura naturale del plesso e stroncando di fatto il futuro di Nuova Cliternia proprio ora che stavamo assistendo ad una graduale ricrescita del numero degli alunni. Infatti monitorando la nostra scuola dell’infanzia di riferimento è facile intuire che negli anni avvenire le classi si ricomporranno senza necessità di deroghe. La legge sulla formazioni delle classi, a tal proposito, offre possibilità di deroghe proprio a vantaggio di situazioni particolari come la difficoltà sull’apprendimento (nella nostra primaria 1/4 degli alunni è straniero con genitori che non conoscono bene la nostra lingua), la dimensione delle aule, la conformazione del territorio, il fatto che la scuola di Campomarino capoluogo si trova in un contesto sociale completamente diverso a quello di Nuova Cliternia e questo potrebbe favorire la dispersione scolastica. Tutte queste considerazioni sono state omesse e l’ente decisore si è basato esclusivamente sulla legge numerica, naturalmente quella che economicamente conveniva di più. Contano solo i soldi. Oltre tutto non si è preso per nulla in considerazione che la secondaria di primo grado, a Nuova Cliternia, ha numeri a sufficienza per costituire la sezione per tutti e tre gli anni del corso senza dover ricorrere a deroghe particolari. Naturalmente più si perderà tempo e più rischiamo che chi non vuole andare a scuola a Campomarino centro si trasferirà in altri comuni e saranno alunni che Campomarino perderà. Per i motivi sopra elencati l’Associazione Genitori di Nuova Cliternia è pronta a battersi per il garantire il diritto allo studio nel territorio di Nuova Cliternia chiedendo agli enti competenti il mantenimento della sezione fuori plesso della secondaria di I grado nel nostro territorio e l’annullamento delle pluriclassi presenti nella primaria Jacovitti. Chiediamo pubblicamente al Sindaco di Campomarino e all’intera amministrazione comunale di sostenerci attraverso una delibera di giunta che esprima in maniera chiara la loro posizione sull’argomento. Al dirigente scolastico, invece, chiediamo di far partire preventivamente le lezioni della Secondaria a Nuova Cliternia con orario ridotto per qualche settimana in attesa che si trovi la soluzione che potrebbe arrivare anche da una sentenza del Tar. In questo momento, infatti, stiamo già a lavoro per preparare la battaglia legale con l’aiuto di monsignor Nicola Pietrantonio parroco di Madonna Grande e grazie al prezioso sostegno del “La Casa dei Diritti” di Termoli che attraverso la loro rappresentante Laura Venittelli e i loro collaboratori sono corsi in nostro aiuto con tempestività e disponibilità ed hanno davvero dimostrato tantissima sensibilità verso la nostra comunità».