Ultimo sabato d’estate molto movimentato nel basso Molise, soprattutto tra Termoli, Montecilfone e Palata. Località in cui si sono accesi i riflettori delle forze dell’ordine e della giustizia. Una inchiesta antidroga, una delle tante promosse in Molise e in particolar modo dalla Procura di Larino, che mira a recidere quanto più possibile i tentacoli della criminalità foggiana sul nostro territorio. Da San Severo è attiva una centrale di spaccio che alimenta il purtroppo fiorente mercato degli stupefacenti sia sulla costa che nell’hinterland. Il gip del Tribunale frentano ha messo 4 misure cautelari a carico di altrettanti giovani, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, di cui due originari di San Severo e due del basso Molise, di Termoli e Montecilfone. All’alba di ieri gli agenti della sezione antidroga della squadra mobile della questura di Campobasso sono entrati in azione proprio tra Montecilfone e Palata. Tre dei quattro indagati, i due pugliesi e un termolese, sono finiti in cella, con una ordinanza di custodia in carcere a loro carico, rispettivamente a Foggia e Campobasso, mentre per un altro giovane di Montecilfone ci sono stati gli arresti domiciliari. Nell’operazione di Polizia giudiziaria, condotta anche attraverso l’ausilio di un elicottero proveniente dal nucleo di Bari, impiegate almeno sei pantere e le relative squadre. Mentre proprio il sorvolo dell’elicottero sulla città di Termoli ha destato molta curiosità e anche apprensione a dire il vero. L’indagine si è via via formata con osservazioni, pedinamenti e le intercettazioni telefoniche e ambientali, risultati decisive per dare corpo ai mandati di cattura, eseguiti attraverso perquisizioni che hanno portato anche al sequestro di ingenti dosi di eroina e cocaina.