Le parole del vice sindaco di Santa Croce di Magliano, Pierluigi Di Tommaso, ha commentato la cerimonia di ieri mattina, definendola commovente. «Una iniziativa per ricordare i nostri 23 concittadini che tra il 2020 e il 2021 sono stati strappati all’affetto dei loro cari e della loro comunità a causa del dilagare del Coronavirus che ha lasciato segni indelebili e cicatrici profonde nelle nostre vite. Dopo la Santa Messa in loro suffragio officiata da Don Costantino Di Pietrantonio, nella gremita Chiesa di Sant’Antonio di Padova e alla presenza del sindaco Alberto Florio e dell’Amministrazione comunale santacrocese, ci si è spostati in solenne processione e raccoglimento su viale Canada dove si è proceduto a scoprire e a benedire il monumento con i nomi dei nostri concittadini scomparsi. Emozionanti le parole del sindaco Alberto Florio, di don Costantino Di Pietrantonio e della signora Liliana Torzillo, portavoce dei familiari delle vittime, che hanno ricordato la drammaticità di quei momenti, le paure e le difficoltà affrontate ma anche la vicinanza e la tanta solidarietà da parte di chi si è trovato in prima linea ad affrontare l’emergenza e ad offrire il proprio contribuito per chi tanto aveva bisogno. Dal sindaco un ringraziamento a don Costantino e ai familiari per il tanto impegno nell’organizzazione di questa lodevole iniziativa che ha toccato il cuore di tutti e nata affinché mai venga meno il ricordo dei figli di questa comunità, uomini e donne la cui scomparsa tanto vuoto ha lasciato ma che vivranno sempre nei nostri cuori». In piena pandemia 23 persone hanno perso la vita in paese a causa del coronavirus. Ieri mattina, messa, corteo e cerimonia in un contesto di grande commozione e preghiera. Le campane della chiesa di Sant’Antonio hanno suonato in suffragio dei defunti mentre il parroco don Costantino leggeva i nomi di ventitré persone. Sono quelli di una mamma, di un papà, di un fratello, di una sorella, di un figlio, di un parente, di un amico. Sono i nomi delle vittime del Covid che in piena pandemia ha strappato all’affetto delle famiglie e della comunità senza dare la possibilità di celebrare un funerale, di rivolgere un ultimo saluto. Tanta la commozione tra i banchi pieni in ogni ordine di posto perché è stato come celebrare un vero funerale, restituendo la giusta dignità a uomini e donne che sono saliti in Cielo in quei giorni terribili, pieni di dolore e di paura. La luce della fede, però, non li ha mai abbandonati e se il distacco terreno oggi è ancora forte, forse impossibile da accettare, la preghiera può unire Cielo e terra, unisce e riunisce le famiglie. «La Parola di Dio – spiega don Costantino – è una stretta di mano che dà forza e coraggio a chi ha perso un proprio caro. Continuiamo ad accoglierla, a stringere anche noi questa mano in modo invisibile ma per sempre, nella gloria del Paradiso». Non si può dimenticare ma non si può perdere la speranza. Questa giornata è stata speciale, dono per tutte le famiglie che piangono ancora, per tutta la comunità di Santa Croce di Magliano. Così, al termine della santa messa, un corteo silenzioso si è diretto in via Canada, luogo caro a tutti, dove si fa il segno di Croce quando si passa a piedi o in macchina. Accanto alla statua di Padre Pio e al presepe ora c’è un nuovo luogo del cuore, inaugurato in un clima di grande partecipazione: il Monumento alle vittime del Covid. La scultura realizzata dai fratelli Sebastiano è stata scoperta dal sindaco, Alberto Florio e da Liliana Torzillo per i familiari delle vittime. I loro interventi hanno riportato alla mente a quei giorni, alla dignità, alla solidarietà, al volersi bene. Applausi, lacrime piene di ricordi, lo sguardo verso il cielo appena vengono liberati da un bambino tanti palloncini bianchi. Ricordare si può e si deve, anche quando la rabbia rischia di prendere il sopravvento, ma in quei nomi c’è solo tanto amore, c’è una parte dell’esistenza, c’è il desiderio, un domani, tutti insieme di «ritrovarci per sempre in quell’abbraccio, nel cuore di Dio».