Aveva compiuto 47 anni appena lo scorso 3 febbraio. Sempre dedito ad attività sportive, amava tenersi in forma, l’operaio Stellantis Emilio Salvatore Sarni è deceduto intorno alle 21.30 di venerdì scorso al reparto di Rianimazione dell’ospedale San Timoteo di Termoli, dopo un ricovero durato due giorni, e un doppio accesso in precedenza. Una vicenda drammatica, che ha gettato nello sconforto la comunità di Rotello, dove era conosciutissimo. Oltretutto, era consigliere comunale di maggioranza nell’amministrazione Marmorini e la compagine ha voluto ricordarlo così: «Caro Emilio, abbiamo il cuore in mille pezzi.. Te ne sei andato all’improvviso, lasciandoci con un vuoto incolmabile e con tanti punti interrogativi. Ci mancheranno il tuo sorriso, la tua voglia di vivere, la tua personalità solare e vulcanica. Buon viaggio amico nostro…» e un cuore rosso. La notizia si è diffusa in paese già poco dopo il suo decesso e la reazione è stata unanime. «Non si può morire così a 47 anni», ma cosa è successo? A stabilirlo sarà la documentazione clinica, a cui si aggiungerà il referto dell’esame autoptico che in queste ore sarà disposto dalla Procura della Repubblica di Larino, che ieri pomeriggio ha ricevuto la formale denuncia dei familiari. Emilio lascia la moglie e una figlia adolescente. Ma tutto il paese gli voleva bene, così come i colleghi di lavoro. Si era fatto male nei giorni scorsi, mentre si allenava con un peso in casa, che gli è caduto sull’avambraccio. Si è recato al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli (la prima volta senza nessun intervento particolare, poi mercoledì è stato ingessato e rimandato a casa). Purtroppo, le condizioni della ferita si sono aggravate e con un braccio gonfio è tornato giovedì mattina, dove è stato poi ricoverato intorno alle 10.
Poche ore dopo, il 47enne ha cominciato ad assumere una colorazione anomala, tant’è che è stato sottoposto a diversi esami, tra cui ecocardiografo, ma senza che fosse emerso nulla, sembrava embolia polmonare e c’era diagnosi da sindrome da schiacciamento. Purtroppo a causa di una probabile shock settico, sulle cui cause farà luce la magistratura, l’uomo è deceduto venerdì sera. Ora, a denuncia formalizzata, la salma di Emilio è a disposizione della magistratura, custodita nella cella frigorifera della sala mortuaria al San Timoteo.

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