Sono due i medici indagati per la morte del 47enne Emilio Salvatore Sarni, l’operaio Stellantis e consigliere comunale di maggioranza di Rotello deceduto venerdì 17 febbraio, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Timoteo di Termoli.
Ieri è stata eseguita l’autopsia sulla salma dell’uomo, che si era procurato una “sindrome compartimentale” all’avambraccio, ferendosi con un peso mentre si stava allenando in casa. L’esame autoptico, accertamento irripetibile condotto dal medico legale dell’ateneo di Chieti Christian D’Ovidio, alla presenza anche dei consulenti di parte, è iniziato alle 10.30 circa ed è terminato intorno alle 16.
Il nulla osta alla sepoltura è stato poi concesso nell’arco di poche ore, con il dissequestro del feretro che la Procura aveva trattenuto dopo l’esposto-denuncia presentato dai familiari dell’uomo all’indomani del decesso. La salma del 47enne è ripartita dall’obitorio dell’ospedale San Timoteo per rientrare a Rotello, dove è stata allestita la camera ardente nell’oratorio del paese. Fissata anche la data delle esequie per domani pomeriggio alle 15.30 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.
La comunità rotellese vuole riabbracciare Emilio un’ultima volta e lo stesso farà la sua amministrazione comunale, col sindaco Massimo Marmorini in testa che oggi proclamerà il lutto cittadino in paese per il giorno dei funerali.
Intanto, l’inchiesta va avanti e l’obiettivo della procuratrice Elvira Antonelli, che segue il caso in prima persona, coordinando l’attività d’indagine dei Carabinieri della compagnia di Termoli, è capire cosa sia successo tra il 15 e il 17 febbraio, date che racchiudono l’accesso con accertamenti radiologici all’ospedale San Timoteo, con ingessatura e poi dimissione, per terapia domiciliare, e i due giorni successivi quando Emilio si è di nuovo recato in ospedale – a causa dei forti dolori – dove è stato operato e dove, purtroppo, appena 24 ore dopo è morto.