E’ stato incasellato ieri l’ultimo tassello relativo alla nuova governance del Cosib, rinnovata per i 3 quinti, ma anche nei due vertici del direttivo, che ora è guidato dai consiglieri, chiamiamoli, anziani, in carica dall’autunno 2020. Dopo l’elezione del nuovo comitato direttivo e del presidente del Cosib, avvenuta giovedì pomeriggio in contrada Pantano Basso, nella mattinata di prima riunione del board che governa il Consorzio industriale della Valle del Biferno. Da scegliere c’era il vicepresidente. Il direttivo, composto dal presidente Piero Donato Silvestri (sindaco di Campomarino), Vincenzo Aufiero, Francesco Gallo (sindaco di Portocannone), Laura Greco (sindaca di Ururi) e Antonio Tomei (sindaco di Guglionesi), ha designato proprio il consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Aufiero quale nuovo vicepresidente. In precedenza, con Roberto Di Pardo al vertice si sono avvicendati nello stesso ruolo Costanzo Della Porta e lo stesso Piero Donato Silvestri. Intanto, tra prese di posizione e polemiche, le nomine al Cosib sono state al centro dell’attualità politica. La new entry Laura Greco, con un graffio, ha mandato un telegramma alla minoranza di Ururi. «Mi ritorna in mente un articolo pubblicato circa un anno fa relativo ad un certo isolamento». Il sindaco Francesco Gallo, a Portocannone, ha così chiosato il suo ingresso: «Portocannone entra a far parte del comitato direttivo del Cosib, il Consorzio Industriale di Termoli. Quando si amministra in un rapporto collaborativo sempre più solido con i vari livelli governativi, i risultati arrivano per il territorio che si rappresenta e per l’intera comunità! Grazie ai colleghi sindaci per la fiducia espressa nei miei confronti, porterò avanti il mio ruolo con impegno e passione che da sempre mi appartengono! A chi a Portocannone pensa ancora di stare al centro delle scelte che contano dico: la regia è da questa parte, già da un po’!» Dello stesso avviso, seppur con un tenore distinto, l’ex sindaco Giuseppe Caporicci. «Finalmente Portocannone torna ad avere la sua rappresentanza nel comitato direttivo, nella persona del Sindaco Francesco Gallo, dopo l’anomalia degli ultimi anni in cui, pur trovandosi a pochissimi km dagli insediamenti produttivi potenzialmente più nocivi per le loro emissioni, e più pericolosi in caso di incidenti, ne era stato completamente escluso. Ho già avuto modo, anche quando ero sindaco in carica, di esprimere tutte le mie perplessità sulle modalità di “governance” di questo importante Ente, nel quale a mio giudizio, onde evitare possibili gestioni clientelari o semplici potenziali conflitti di interesse. la politica dovrebbe avere più compiti di indirizzo strategico che di gestione diretta; tuttavia la posizione del sottoscritto su questo tema è rimasta sempre piuttosto isolata. Ad ogni modo, al di là delle mie riflessioni tecnico-politiche, che in quanto tali potrebbero essere opinabili, in questa sede mi limito ad esprimere le mie felicitazioni ed il mio sincero augurio di buon lavoro al neo presidente Piero Donato Silvestri, nonché a tutti i componenti del nuovo consiglio direttivo, ed in particolare, mi sia consentito, a Francesco Gallo, sindaco del mio paese nonché mio valido compagno di viaggio nell’avventura amministrativa a Portocannone del quinquennio 2016/2021.Ad maiora!». Ben altro livello polemico da Giuliana Ferrara: «Ricordo quando il sindaco di Petacciato, novello presidente Cosib, ribadiva l’importanza della presenza di Petacciato nel direttivo, per ragioni economiche, sociali, per uscire dall’isolamento per avere opportunità… Anche opportunità elettorali parliamo di strategia ovviamente! Vabbè ciascuno fa i propri interessi, è chiaro…mi chiedo, oggi non è ancora importante la presenza di Petacciato nel direttivo del Cosib? Siamo apposto così? Petacciato fuori, entra Ururi: la sindaca Laura Greco, che certamente ha saputo lavorare per portare Ururi fuori dall’isolamento e la sua persona tra quelli che contano, non ha perso l’occasione! Il voto è il voto…apre porte e portoni! Serrate le fila…» Quindi, la sparata, per così dire, di Vittorino Facciolla: «A soli tre giorni dal voto delle regionali, il consorzio industriale di Termoli ha rinnovato il suo organismo direttivo. Sono stati eletti membri del comitato, il sindaco di Campomarino, quello di Portocannone, quello di Guglionesi, quello di Ururi, oltre ad un rappresentante del comune di Termoli.
Tutti gli eletti, tranne uno, il sindaco di Ururi, hanno una comune caratteristica che ne legittima la funzione direttiva, sono rappresentanti di comuni che hanno parte del loro territorio ricadente nell’area consortile.
I rappresentanti in seno al consiglio avrebbero potuto rinnovare la fiducia al rappresentante del comune di San Giacomo, il senatore Della Porta, ovvero a quello del comune di Petacciato, che da poco ha visto eleggere a consigliere regionale il suo sindaco Roberto Di Pardo, ovvero al sindaco del mio comune, quello di San Martino in Pensilis, ma ciò non è accaduto, perché la scelta è ricaduta proprio sul sindaco del comune di Ururi. Allora bisognerebbe chiedersi in ragione di cosa viene scelto il rappresentante del comune di Ururi in luogo di quello di San Martino, di Petacciato o di San Giacomo, posto che nessuno di questi comuni ha territorio ricadente nel consorzio industriale. Ed allora, perché scegliere il rappresentante del comune di Ururi posto alla maggiore distanza chilometrica dal medesimo Consorzio? Laura Greco, ha, inoltre, ad esempio, un curriculum vitae che non può vantare Giovanni Di Matteo? Non mi pare! È fatto noto che parte della giunta del comune di Ururi, sindaco in testa, abbia svolto campagna elettorale per il già presidente del consorzio industriale di Termoli, Roberto Di Pardo. E, nelle scelte politiche, la fidelizzazione conta, eccome. Magari mi sbaglio, ma è lecito pensare che la scelta di nominare membro del comitato direttivo il sindaco di Ururi, non sia dipesa da una condivisione dei programmi di sviluppo e sull’organizzazione della governance del medesimo consorzio, ma sia dipeso dall’essere stati o meno adeguata stampella elettorale, nelle recenti elezioni regionali, del centrodestra lottizzante. Bella partenza!» Sull’attacco ricevuto, la Greco non ha lesinato risposte: «Brindo alla mia, al mio curriculum vitae, al mio essere, e alle… che ci sono in giro Dimenticavo, a mio padre, che se solo fosse ancora qui, qualche mediocre non potrebbe nemmeno aprire bocca».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.