Gli eventi celebrativi della Giornata della memoria si sono conclusi con la Santa Messa di ieri mattina, alle 11, nella Chiesa Madre di San Giuliano di Puglia, officiata dal parroco titolare, don Pietro Cannella, che già aveva benedetto la cerimonia al cimitero coi 30 rintocchi della campana. Uno dei quattro momenti su cui si è distribuita l’emozione di questa ricorrenza. Una Santa Messa, proprio dedicata alle vittime del sisma e della Jovine è stata celebrata martedì pomeriggio, alle 17, quindi la fiaccolata della sera. Un momento intimo e partecipato che ogni anno richiama in tanti nei luoghi del ricordo, una pagina di dolore e di speranza impressa nella storia di San Giuliano di Puglia e di tutto il territorio. La fiaccolata organizzata dal Comitato vittime della scuola elementare ha concluso le iniziative dedicate alla giornata della memoria del 31 ottobre 2002. Famiglie, amici, giovani e meno giovani, i soccorritori, chi quel giorno c’era e ogni anno torna in paese per portare il proprio omaggio e una preghiera sentita dal profondo del cuore. Ventisette palloncini bianchi e uno rosso sono stati lasciati volare verso il cielo stellato e illuminato dalla luna per ricordare i nomi dei bambini e della maestra Carmela Ciniglio. Il corteo di fiaccole ha quindi ripercorso i luoghi del dolore: dalla scuola crollata, dove un pilastro lascia il segno del tempo, a piazza 31 ottobre, al palazzetto dello sport trasformato allora in camera ardente passando accanto alla nuova scuola antisismica, al cimitero dove ci sono le tombe dei piccoli Angeli. Proprio al palazzetto un momento di preghiera, animato da don Pietro, ha accompagnato il cammino per affidare tutti e tutto all’amore di un Padre che non lascia solo nessuno dei suoi figli in un abbraccio condiviso di una vita che non finisce, non può finire con la morte. Dignità e rispetto, amore e riconciliazione, un sentimento di pace che parte dal cuore e si apre con un messaggio di speranza nella festa di tutti i Santi accompagnati dalla luce della fede e della preghiera. Nelle due omelie delle funzioni religiose ed eucaristiche, don Pietro ha ribadito che occorre percorrere la giusta via della sanità, con piccoli gesti rivolti a Gesù con amore, gratuità e servizio.