Chiamiamolo Ciaran, denominazione del ciclone extratropicale che ha creato scompiglio, danni e lutti in Europa. Non ci sono state precipitazioni di rilievo, ma nel basso Molise lo ricorderanno a lungo. Se nel Molise centrale ha superato i 140 km/h, nel territorio compreso tra Cigno e Trigno, col Biferno in mezzo, una vera e propria notte da tregenda, con centinaia di alberi abbattuti, veicoli distrutti, case danneggiate, strade chiuse e paesi in blackout completo per tante ore, come Tavenna, Palata e Acquaviva Collecroce. Insomma, il maltempo autunnale ancora una volta, con le stimmate del cambiamento climatico certificato, ha prodotto i suoi guai e non sono pochi. I Vigili del fuoco hanno potuto intervenire solo nelle emergenze più conclamate, anche se con numeri a tre cifre, ma forse di zeri ce ne vorranno proprio tre e di cifre quattro, quando l’emergenza sarà finita e si conteranno gli effetti disastrosi di una perturbazione che ha messo in ginocchio il territorio. Fortuna che è capitato in una settimana a bassa densità di spostamenti, visto il lungo ponte a cui soprattutto le scuole si erano orientate. Intanto, la circolazione è stata particolarmente difficile, soprattutto sulla costa, poiché è stata chiusa l’A14, per interventi progressivi sulle carreggiate. Sulla A14 Bologna-Taranto, tra Val di Sangro e Vasto sud verso Bari, è stata disposta la chiusura del tratto per la caduta di alberi in carreggiata a seguito delle forti raffiche di vento. All’interno del tratto chiuso chilometri di coda. Dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Val di Sangro, traffico deviato sulla statale 16 Adriatica e rientrare in A14 alla stazione di Vasto sud. Sul posto presenti il personale di Autostrade per l’Italia e la Polizia Stradale. Numerose le località che hanno preferito chiudere le scuole, come Palata, ad esempio, per restare sul versante più orientale. Diverse le segnalazioni a Montenero di Bisaccia, dove sono state chiuse anche alcune arterie. A causa del forte vento e della caduta al suolo di tegole e detriti, interdetto il passaggio veicolare e pedonale su via Regina Margherita. In via Argentieri (zona bivio) presenza di materiale sulla carreggiata, col transito ridotto a una corsia. La Strada Chiatalonga è stata chiusa: i Vigili del Fuoco hanno rimosso alcuni alberi caduti sulla carreggiata, così come sulla Strada Provinciale 55, a causa di alcuni rami caduti. «Quelle di questa notte e della prima mattinata di oggi sono state ore molto difficili e impegnative per le Forze dell’Ordine, per i Vigili del Fuoco, per la Polizia Locale e per il personale comunale impegnato nella verifica dei danni segnalati su tutto il territorio comunale, oltre che nella rimozione del materiale accumulatosi sulle principali vie di comunicazione. Data l’Allerta Meteo Arancione ancora in corso, si suggerisce di prestare la massima attenzione negli spostamenti», ha ribadito l’amministrazione di Montenero di Bisaccia. In territorio di Petacciato grossi problemi sulla SP 51 e anche in parte sulla stessa statale 16, sempre per gli alberi caduti. Il consigliere comunale di maggioranza al Comune di Petacciato, Gianpiero Lascelandà, ha così rappresentato il lavoro svolto per fronteggiare l’emergenza. «Abbiamo finito di lavorare e mettere in sicurezza molteplici criticità a seguito della burrasca! Esprimo la mia più assoluta gratitudine e riconoscenza alle donne e uomini dell’associazione di volontari della locale Protezione civile, che dalle prime ore del mattino sono all’opera per una incessante attività di messa in sicurezza dei numerosi alberi che sono caduti in paese e giù alla marina, causando anche qualche danno! Hanno operato in condizioni proibitive con raffiche di vento fortissimo e pioggia, a mani nude e mettendo a disposizione anche alcuni mezzi propri come motoseghe e furgoncini! In qualità di cittadino e consigliere comunale con delega ai rapporti fra l’amministrazione e le associazioni volontarie, voglio porgere un ringraziamento dal profondo del cuore a tutte queste persone!» Al buio per quasi una giornata intera Palata e Acquaviva Collecroce. «Si avvisa la cittadinanza che a causa del fortissimo vento delle scorse ore, si registrano ingenti danni su gran parte del territorio comunale. Si segnala la presenza, su quasi tutte le strade, di alberi rotti, rami spezzati, tegole e mattoni rotti. Gli operatori comunali sono già al lavoro da questa mattina per sgomberare le strade bloccate e ripristinare il transito. L’Enel sta lavorando per cercare di ripristinare il prima possibile l’energia elettrica, ma da quanto comunicato i danni non riguardano solo il territorio del nostro comune e purtroppo gli interventi sono molti, pertanto allo stato attuale non è possibile prevedere quando sarà garantito il ripristino completo. Si invita a prestare la massima attenzione durante gli spostamenti al di fuori del territorio comunale, in quanto anche sulle strade esterne vi è la presenza di alberi e rami rotti che saranno rimossi il prima possibile». Questo il messaggio dell’amministrazione comunale di Palata. Situazione identica se non addirittura peggiore ad Acquaviva Collecroce, dove il sindaco Francesco Trolio ha visto diventare pericolosa la piazza del paese a causa della caduta delle tegole e di alberi, anche molto grossi. Chiederà lo stato di calamità naturale. Copione simile a Tavenna, il terzo comune senza energia elettrica. «Sull’intero territorio comunale e anche al cimitero e per le strade interpoderali i danni sono ingentissimi. La villa comunale e il campetto di calcetto sono fortemente danneggiati. Presenza su quasi tutte le strade di alberi sradicati, rami, tegole, mattoni, segnali stradali, lampioni. Gli operai comunali sono già al lavoro ed hanno appena rimosso anche un grosso albero caduto, che bloccava interamente il transito sulla strada statale direzione Mafalda. Gli interventi proseguono anche per liberare le strade interpoderali dai grossi rami caduti. L’Enel sta continuando a lavorare per ripristinare l’energia elettrica. Prestate massima attenzione, non vi avvicinate ai cornicioni dove si vedono tegole in bilico. Non sostate sotto gli alberi. Occorrerà sicuramente del tempo e pazienza, nonché grande collaborazione per ripristinare tutto. Si stanno valutando i danni e la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza. Per qualsiasi esigenza o necessità potete contattare il comune o il sindaco al 3473078770». Questo il messaggio del sindaco Paolo Cirulli. Il comune di Guglionesi che, nella mattinata di oggi, ha trovato il campo sportivo comunale “sradicato”. Il vento forte che ha tirato stanotte ha fatto saltare il manto erboso dello stadio per tutto il perimetro del campo. Anche il campetto da tennis è stato colpito, il vento ha danneggiato i pali piegandoli. Al lavoro i tecnici del Comune che stanno transennando le aree. «Si spera di ripristinare il tutto in breve tempo possibile- ha dichiarato l’assessore Basler, presente sul posto- stiamo aspettando il sopralluogo della ditta per il ripristino del manto erboso, in vista anche del weekend calcistico. Le altre aree sono state messe in sicurezza». Problemi anche per la caduta degli alberi, un tronco ha completamente ostruito la strada verso la discarica di Vallone Cupo. In via Arno e via Vitale alberi caduti a San Giacomo degli Schiavoni, così come lungo la strada che collega la località alla costa. Il sindaco di Montecilfone Giorgio Manes ha effettuato un ampio sopralluogo sul territorio di Montecilfone e purtroppo i danni sono considerevoli anche nella località arbereshe. «Ingenti danni su tutto il territorio. Prestate massima attenzione, non vi avvicinate ai cornicioni, non sostate sotto gli alberi. Vi chiediamo di collaborare. Stiamo intervenendo», ha scritto sui social rivolgendosi alla sua comunità. Ma non è certo tutto. Con Manes abbiamo parlato direttamente. Intanto, per motivi di sicurezza il cimitero rimarrà chiuso per due giorni, almeno. Chiuso anche il centro di raccolta dei rifiuti, che però si spera di riaprire al più presto. Una porzione dell’agro di Montecilfone rischia di restare senza energia elettrica, alcune zone di campagna sono già in blackout. Nell’abitato un grosso albero mette a repentaglio l’incolumità di alcuni residenti in uno stabile, così come viene attenzionato un cavo pericolante che potrebbe causare un diffuso blackout anche in paese. «Noi stiamo intervenendo con un mezzo d’opera sulla strada che porta sulla costa – riferisce Manes – intanto abbiamo danni alle auto e la stessa provinciale del mare era stata chiusa precauzionalmente». Infine, una nota curiosa a margine, protagonisti due operai Stellantis, sempre di Montecilfone. A raccontarci com’è andata è stato proprio Antonio. «Questa mattina dovevo recarmi con l’autobus da Montecilfone allo stabilimento Fca-Stellantis di Termoli per il primo turno che inizia alle 6. Mia madre è uscita di casa alle 4.30 per recarsi alla zona industriale di Termoli, all’ufficio postale, mi ha subito chiamata dicendomi c’era un grosso albero che impediva il passaggio per andare a lavoro e bloccava la strada sia a noi del pullman di Montecilfone e altri autobus che ci passano, e inoltre da Montecilfone non si poteva raggiungere Campobasso per chi ci lavora o studia. Così, alla fermata del pullman insieme a un collega Fiat mi sono recato con una motosega, pensando che sicuramente la strada era molto difficile da percorrere. Partenza del pullman alle ore 5 ed ecco che dopo nemmeno 2 km la strada era bloccata, abbiamo provato più volte prima a chiamare il 115, ma erano intasate le linee, così nonostante il buio con le luci del pullman insieme ad un mio collega, all’autista e un ragazzo immigrato che era con noi abbiamo liberato di nostra volontà la strada ed abbiamo aiutato anche altre persone che si dovevano recare a lavoro alla zona industriale o zone vicine». A San Felice del Molise si rinnova il quadro già visto altrove, con alberi sradicati dal vento, tegole volate via dai tetti e blackout anche se di minore durata, soprattutto nelle zone più esposte dell’agro.