Trascorse due settimane dal crollo avvenuto nella palestra “Licursi” all’istituto omnicomprensivo Silvio Di Lalla, con la strutture sventrata dall’ondata di maltempo e dalla tempesta di vento del ciclone extratropicale Ciaran, che ha soffiato con venti superiori ai 120 km/h. Dopo l’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Larino, sequestrati tra mercoledì e ieri in Comune a Casacalenda gli atti riferiti alla palestra della scuola primaria del paese, crollata durante l’ondata di maltempo del 2 novembre scorso. Procedure che hanno impegnato i militari dell’Arma dei Carabinieri per una decina di ore e decine e decine di pagine di elenchi degli atti messi sotto sigillo e prelevati. La conferma arriva dal sindaco del paese Sabrina Lallitto. I dipendenti del municipio si sono messi a disposizione dei militari nella giornata di ieri alla ricerca della documentazione inerente anche l’iter amministrativo relativo alla realizzazione della struttura sportiva collegata da un corridoio alla scuola. I faldoni requisiti partirebbero dal 2004, sin dal finanziamento pervenuto coinvolgendo gli anni successivi relativi alla edificazione della palestra. I Carabinieri sono al lavoro nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Larino all’indomani del collasso di due delle pareti dell’impianto a causa delle forti raffiche di vento. «Abbiamo consegnato la documentazione – dichiara il sindaco di Casacalenda all’Ansa – ci siamo messi a disposizione. E’ nostra intenzione capire se esistono delle responsabilità in quanto accaduto. Il primo cittadino ribadisce la gravità dei fatti e sottolinea: «è accaduto di notte e fortunatamente non c’era nessuno ma si è corso un grosso rischio. Ora bisogna capire e chiarire».