C’erano una volta i ladri buongustai, ormai ridotti a rango di boomer, oggi a tenere banco sono i millennials, scavezzacolli e pure di genia facoltosa, che per ingannare il loro povero tempo si trasformano in banditi, come vivessero in un multiverso. Non è l’incipit di un romanzo noir, ma quanto avvenuto in basso Molise, dove tre giovinastri hanno razziato una villetta, ma sono finiti colti con le mani nel sacco (della refurtiva). A conclusione di un tempestivo intervento e dei relativi immediati accertamenti, i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Termoli hanno arrestato 3 giovani, di età comprese tra 18 e 20 anni, tutti incensurati e residenti a Portocannone, con l’accusa di concorso in furto in abitazione aggravato. I militari infatti, nel corso di un servizio perlustrativo di controllo del territorio, hanno fermato i tre ragazzi a bordo di un’autovettura poco dopo essere usciti da una villetta privata sita in Lido di Campomarino, all’interno della quale si erano introdotti con l’effrazione di un infisso e dalla quale avevano asportato un televisore a Led da 25 pollici, una bottiglia di champagne ed un set da 12 di posate in argento. La refurtiva, del valore complessivo quantificato in euro 5.000 circa e non coperta da assicurazione, veniva trovata all’interno del veicolo e sottoposta a sequestro penale, unitamente a 3 passamontagna, 1 paio di guanti da lavoro e vari strumenti da effrazione, rinvenuti anch’essi all’interno del mezzo e verosimilmente utilizzati nel corso dell’azione predona. Le ulteriori tempestive indagini consentivano agli operanti di appurare che i 3 ragazzi, poco prima di compiere il predetto furto, si erano introdotti con le medesime modalità anche in un’altra abitazione vicina a quella svaligiata, mettendo a soqquadro le varie stanze ma senza nulla asportare. Per i 3, appurate le loro chiare responsabilità in merito alla commissione dei reati per cui si procede, scattavano le manette; infatti venivano tratti in arresto e tradotti presso le rispettive abitazioni di residenza per ivi permanere in regime di arresti domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino. Nel corso della successiva udienza dinanzi al competente Giudice per le Indagini Preliminari, così come richiesto dal Pubblico Ministero, l’arresto veniva convalidato poiché legittimamente effettuato ed i giovani venivano rimessi in libertà, alla luce della loro posizione da incensurati e dell’assenza di ulteriori esigenze cautelari a loro carico. Quanto fatto nella circostanza dai Carabinieri della compagnia di Termoli conferma l’importanza rivestita dall’attività di controllo del territorio posta in essere dai militari della Benemerita che specie nei periodi a ridosso delle festività comandate, come purtroppo ciclicamente accade, devono confrontarsi con una recrudescenza dei reati predatori nei 17 Comuni ricadenti nel territorio di competenza del locale Comando Arma di via Brasile.