In attesa che l’Anas rescinda il contratto di appalto con la Sostenia srl, l’azienda che si era aggiudicata i lavori per la riqualificazione del viadotto Molise 1, i lavoratori sono scesi in stato di agitazione, proclamata da ieri, con un presidio lungo l’arteria statale 647, la Bifernina, nel comprensorio dell’invaso del Liscione. Ieri mattina la protesta con un punto stampa che ha visto dipendenti e rappresentanti sindacali illustrare con preoccupazione lo stato dell’arte, innanzitutto i 3 mesi di stipendio che mancano all’appello. «Stiamo parlando di una serie di famiglie molisane che purtroppo rischiano di perdere il lavoro perché comunque si va per la rescissione dell’appalto da parte dell’Anas. Dovrebbero ricollocarli in Sicilia, cosa molto difficile per cui rischiamo di perdere non solo gli stipendi, ma anche 15 posti di lavoro in questa regione dove è difficilissimo trovarlo. A breve scatta anche la quarta mensilità. «La protesta questa volta si svolge in maniera che tutti i cittadini possano prendere atto di quello che stanno patendo questi lavoratori, i quali, nonostante gli impegni presi nelle sedi opportune, specie durante l’incontro svoltosi in Prefettura il 25 gennaio 2024, ad oggi non hanno avuto nessuna risposta, né sugli stipendi che avanzano né sullo stato dell’arte dei lavori. È pur vero, nessuno di noi aveva creduto fino in fondo sull’annunciato cronoprogramma dei vertici di Sostenia che mirava da un lato a ripianare le tre mensilità avanzate dai lavoratori e dall’altro la volontà di proseguire nella realizzazione delle opere. Una cosa è certa il Sindacato ed i lavoratori non si lasceranno incantare da nessuna speculazione politica elettoralistica, a nessuno verrà concesso di strumentalizzare uno stato di disagio che ormai si protrae da troppo tempo. Non accetteremo nessuna speculane sulle necessità ed i bisogni della gente, a maggior ragione di chi sta lavorando ed ha necessità di continuare a lavorare. L’impressione è che ai lavoratori impegnati nei lavori di manutenzione di questo viadotto venga fatto pagare una gestione a dir il vero “poco trasparente” degli appalti di Anas che dal livello nazionale, con i cosiddetti “accordi quadri” verso i dipartimenti, non riesce a tener conto delle esigenze né dei lavoratori e tanto meno dei cittadini. E così la lotta dei lavoratori di Sostenia Srl, sostenuti dai sindacati confederali territoriali, continua, è quanto deciso nel corso dell’assemblea tenutasi in cantiere il 9 febbraio scorso. Inoltre tutti devono sapere che le necessità di uno stipendio che ormai manca dal mese di novembre 2023 hanno portato alcuni lavoratori ad intraprendere la strada di dare le dimissioni per giusta causa. La protesta dei lavoratori si è svolta con l’immediata indizione dello stato di agitazione e, a partire da ieri, con un presidio permanente che si svolgerà al Km 60 bivio di Larino 1, chiedendo nel contempo al Signor Prefetto di riconvocare urgentemente le parti».