La proposta di ricostituzione di una regione unica tra Abruzzo e Molise è diventata la polemica della settimana, per cui quanto avanzarono come idea i consiglieri comunali di opposizione del gruppo “Montenero Che Rinasce”, composto da Gianluca Monturano e Fabio De Risio, ossia l’unica soluzione è cancellare con un colpo di spugna gli ultimi 60 anni e tornare a unificare il Molise con l’Abruzzo, è assolutamente attuale. «Come noto, la nostra regione, il Molise, è alle prese con una grave carenza di servizi essenziali per i cittadini. Le politiche di tagli lineari e di austerità hanno colpito duramente la nostra Sanità pubblica, riducendone l’efficienza e la qualità. La chiusura di interi ospedali, quali quello di Larino a noi più vicino, di reparti d’eccellenza, nonché la riduzione dei presidi medici per le cure di prossimità, in molti casi a vantaggio dei privati, stanno costringendo moltissimi cittadini a cercare assistenza sanitaria al di fuori del Molise. La disoccupazione e la povertà sono in forte aumento, in tutte le fasce della popolazione. Lo spopolamento è un fenomeno ormai dilagante e strutturale, specie tra i più giovani, che sono costretti, anche loro malgrado, ad emigrare lontano dai loro familiari, per trovare lavoro e fortuna. Le infrastrutture, come le strade e i trasporti su gomma, sono in condizioni che definire precarie e dire poco. Risultiamo essere, come Regione, agli ultimi posti di ogni classifica, relativamente a tutti gli indicatori macroeconomici e sociali, utili a misurare il livello economico di un territorio. In questo contesto di precarietà e vulnerabilità estrema, il debito regionale del Molise, che ammonta ormai a mezzo miliardo di euro, rappresenta un ulteriore aggravio per i cittadini, che rischia di annegare ulteriormente lo sviluppo regionale, creando per giunta un sovraccarico fiscale per i contribuenti molisani, che devono pagare le accise regionali più alte possibili, per cercare di coprire, senza esito peraltro, questo enorme debito. come Gruppo consigliare, riteniamo necessario considerare anche altre soluzioni, più radicali e di lungo termine, per cercare di affrontare e limitare i problemi che ci caratterizzano. In questo spirito, proponiamo di esplorare concretamente la possibilità di riannettere l’intero Molise all’Abruzzo, com’era sino al 1963, ponendo così fine all’autonomia regionale del Molise. Una soluzione che consideriamo vitale per il futuro della nostra regione, specie se non si mettono in atto azioni a livello regionale e centrale, dirompenti, capaci di invertire la rotta». Ora, a distanza di due mesi, quella proposta, almeno localmente, a Montenero di Bisaccia, prende corpo per davvero. Così, il Gruppo Consiliare Montenero che Rinasce annuncia con entusiasmo la presentazione del comitato cittadino dedicato all’approfondimento e alle azioni da intraprendere circa l’opportunità di riannessione del Molise e specificatamente del comune di Montenero di Bisaccia alla Regione Abruzzo, come risposta alle sempre più elevate e urgenti criticità socio-economiche che affliggono l’interno Molise. «Ciò fa seguito alla nostra nota stampa diffusa nei mesi scorsi, nella quale, rilevando le criticità che interessano il territorio regionale molisano, caratterizzato da spopolamento, disoccupazione, dalla carenza di servizi sanitari pubblici adeguati, da infrastrutture stradali fatiscenti, annunciavamo la creazione di un comitato di cittadini, al fine valutare attentamente la possibilità di avviare un iter per riannettere il nostro territorio alla vicina Regione Abruzzo. La necessità di intraprendere questa azione civica trova oggi solida conferma nel grande dibattito pubblico che si sta alimentando sui giornali e sui media locali e nazionali, in particolare a seguito dell’accurato servizio realizzato dalla nota giornalista Micaela Gabanelli, il cui lavoro di approfondimento, pubblicato dal Corriere della Sera e dal TG LA7, ha messo in luce con precisione le problematiche che vive il nostro territorio e che sono costretti a subire i cittadini molisani, in un confronto diretto con le migliori condizioni di vita presenti nel confinante Abruzzo. Sul tema rileviamo inoltre l’importante avvio di una raccolta firme per un referendum popolare per annettere l’intera Provincia di Isernia all’Abruzzo, ai sensi dell’articolo 132 della Costituzione, nonché la netta presa di posizione dell’Onorevole Antonio Di Pietro, nostro illustre compaesano, che in una trasmissione nazionale RAI ha sottolineato correttamente e precisamente le criticità che noi stessi abbiamo più volte rimarcato, evidenziando come la riannessione con l’Abruzzo, e più in generale un organica riforma delle Regioni in ottica macro-regionalistica, rappresenti una strada da intraprendere, anche in considerazione delle marcate connessioni culturali e tradizioni presenti tra il Molise e l’Abruzzo e in particolare tra Montenero di Bisaccia e i comuni abruzzesi con esso confinanti. Ripetiamo, inoltre, come in questo percorso di cambiamento il nostro comune, Montenero di Bisaccia, può e deve essere un territorio capofila, vista la sua posizione geografica, quale luogo di confine con l’Abruzzo, e per via del peso politico-istituzionale che possiede, quale comune costiero, sesto comune per popolazione della Provincia di Campobasso e quinto municipio per dimensione territoriale di tutto il Molise. La conferenza stampa di lancio ufficiale del comitato si terrà sabato 23 marzo alle ore 18, nella Sala Consiliare di Montenero di Bisaccia in Piazza della Libertà. In essa, delineeremo la visione, gli obiettivi e i piani d’azione del comitato. A margine della conferenza stampa, verrà svolta un’assemblea aperta a tutti i cittadini interessati, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori idee, rispondere a domande e coinvolgere attivamente la comunità nel processo decisionale».

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