Un messaggio social anche a carattere personale, quello che il Tutore delle Carresi, Pasquale di Bello, ha voluto condividere sui social nel gruppo Unione Carresi, che rappresenta l’ambiente di discussione virtuale (e non solo) dell’associazione che ha contribuito a fondare nei periodi più bui degli ultimi anni, quando la sopravvivenza della tradizione era a forte rischio. «Sono passati esattamente due mesi. Tanto sono durate le prove della Carrese di San Martino in Pensilis. Iniziate il 4 febbraio, la prima domenica dopo San Biagio, si sono concluse ieri. Le ho seguite tutte, di tutti i Carri: Giovanotti, Giovani e Giovanissimi. Di questo sono molto felice, perché a dicembre, quando la mia salute se n’è andata e anch’io ho rischiato di andarmene chissà dove, ho pensato che da quel punto in avanti avrei conservato nella mia vita solo quello che conta, quello che per me conta. Così, insieme ai volti delle persone care, tengo strette altre poche cose. Tra queste la mia identità. Il passato e il presente e il sogno futuro. La Carrese, per un sammartinese, è quella indissolubile ricchezza capace di andare oltre la vita e la morte e che ci unisce alle generazioni passate insieme a tutte quelle che verranno. Ma c’è di più, qualcosa di più grande e che in questa foto si vede, l’incredibile bellezza e armonia che unisce uomini, animali e paesaggio con l’intero Creato. Nascere e passare, è davvero questo il destino che abbiamo? Questa foto dice il contrario. Dice che oltre a nascere e passare, noi restiamo. Restiamo in quello che ci appartiene, in quello che altri ci hanno consegnato e che noi siamo stati capaci di passare a chi ci ha seguito. Lontano, in questa foto, oltre la linea del mare, ci sono le Isole Tremiti; davanti ci sono uomini e buoi, terra e cavalli, ci sono memorie, legami, storia. Quando tra milioni di anni nessuno di noi sarà più da queste parti, quando ce ne saremo andati tutti e nessuno si ricorderà di noi, io sono certo che questi luoghi lo faranno. Perché dove siamo passati, è lì che restiamo». Ora si metterà a punto il tracciato, che dovrà rispondere ai disciplinari che servono anche a tutelare gli animali, per i Carri l’attesa ci sarà con delle passeggiate.

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