Spauracchio dei turni diurni senza medico nelle postazioni del 118 di Santa Croce di Magliano e Montenero di Bisaccia, (al pari di Riccia) e i sindaci Alberto Florio – nel pieno di una campagna elettorale che lo vede affrontare quattro avversari – e Simona Contucci sono pronti a tutto, anche a impugnare il futuribile provvedimento al Tar Molise e comunque hanno confermato a noi per le vie brevi che non staranno fermi, se l’Asrem metterà nero su bianco le indiscrezioni emerse già nelle ultime ore. Fin qui a essere testato era stato il turno di notte, sempre per la cronica carenza di personale medico, ovviamente. Ma di giorno è un’altra cosa. «Attendiamo di leggere i documenti, che al momento non conosciamo e non sappiamo nemmeno se sia stato firmato», ha ribadito Florio, che ha assicurato comunque che una volta recepito l’eventuale direttiva la si studierà a dovere per contrastarla, ma prima di conoscerne il contenuto è chiaro che non si può esprimere un biasimo aprioristico. Una cosa è certa, sarebbe disposizione per nulla accettabile. La Contucci, che ieri pomeriggio è stata in full immersion nella consulta per la disabilità, ha fatto sapere che si intenderà andare a confronto con l’Asrem, a riguardo. A commentare l’ennesimo rischio sulla rete di emergenza è stato il patologo clinico Giancarlo Totaro. «Una ecatombe senza fine del servizio 118 – anche a Santa Croce di Magliano e Montenero turni senza il medico. Il 118 gioco forza rischia di trasformarsi ogni giorno di più in un sistema di “sbarellamento e trasporto” del malato che richiede il massimo della urgenza territoriale. In queste condizioni di organico sarà veramente un’impresa organizzare un servizio di Emergenza per l’assistenza ai turisti sul litorale molisano. Non solo i medici non rispondono ai bandi del 118 ma il 19 aprile sono state pubblicate 36 carenze per i medici di medicina generale e questo potrebbe essere un ulteriore problema per il 118 perché è un percorso naturale per i medici del servizio della emergenza ambire al passaggio verso la medicina di base considerato sicuramente più appetibile e remunerativo di un servizio gravoso che non conosce feste e prevede turni notturni. A questo bisogna aggiungere i numerosi medici che sono molto vicini alla pensione ed a breve dovrebbero lasciare il servizio . Una miscela esplosiva dove al 118 i medici non rispondono e quelli in servizio legittimamente vogliono passare a fare i medici di famiglia. Ma tutto questo non è una novità perché il percorso professionale dei medici del territorio è stato sempre questo, cioè passare dalla Guardia Medica/118 come primi servizi per poi passare alla medicina generale ,con la novità che ora mancano tutti i tipi di medici per cui i servizi più scomodi e peggio retribuiti, GM e 118, restano scoperti e sono i primi a soccombere . Si sono persi almeno due lustri di consapevolezza ma si è ancora in tempo a recuperare almeno le briciole di quel che resta dei medici del 118 intervenendo quanto prima a fidelizzare il rapporto con i medici del 118 con la proposta di passaggio alla dipendenza nella modalità già prevista dall’Accordo Collettivo Nazionale di categoria».