Un’estate trascorsa a raccogliere firme, in presenza e online, quella di Nicola Palombo, consigliere comunale di opposizione a Montenero di Bisaccia, assieme alla collega Giulia D’Antonio. Un duplice impegno, sul referendum per l’autonomia differenziata, ma soprattutto sul ripristino della postazione medicalizzata del 118 a Montenero, sul quale avevano anche presentato una mozione in assise civica, poi affondata dalla maggioranza. Ma come dice lo stesso Palombo, dopo che ha consegnato 378 firme cartacee e 469 raccolte tramite Change.org, «La lotta paga. Abbiamo raggiunto il primo step, quello che non è stato in grado di fare il Consiglio comunale respingendo la nostra mozione sul 118, lo abbiamo fatto con la Petizione popolare: la nostra voce, forte e chiara è arrivata alle Istituzioni. Continueremo questa battaglia grazie al Comitato che abbiamo istituito, non ci fermeremo perché il diritto alle cure è e deve essere universale per tutti». Una petizione protocollata in Consiglio regionale, al presidente della Giunta, in prefettura, all’Asrem e alla struttura commissariale, nonché alla delegazione parlamentare. Proprio a Palazzo D’Aimmo la minoranza si è fatta promotrice di una propria mozione nei mesi scorsi. La campagna era partita lo scorso 29 giugno e si è conclusa, così, dopo 2 mesi. Il deposito è avvenuto martedì scorso.
«I sottoscritti cittadini firmatari, titolari dei diritti di partecipazione, presentano la seguente petizione: “Riattivazione della postazione del 118 di Montenero di Bisaccia con medico in presenza”; affinché venga data risposta per iscritto alla stessa entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento al Protocollo Generale degli Enti. Da tempo mancano i medici del 118 nelle 16 postazioni presenti sul territorio molisano; con la riorganizzazione del servizio di emergenza e urgenza, dal 1° Giugno 2024, altre tre postazioni del 118, Riccia, Santa Croce di Magliano e Montenero di Bisaccia, sono senza medico a bordo, diradando ancora di più l’assistenza sanitaria dove ce n’è più bisogno, nei piccoli centri lontani dagli ospedali; dal 1° giugno 2024, a Montenero di Bisaccia i soccorsi sono garantiti solo dall’infermiere e dal volontario, mentre il medico viene chiamato solo per i casi gravi, dilatando i tempi di soccorso, con potenziali rischi per le vite umane; la decisione dell’Asrem di demedicalizzare in modello India la postazione di Montenero di Bisaccia aumenta gravemente i rischi dell’intervento sui malati critici, violando il principio costituzionalmente garantito della tutela della salute ai cittadini; queste decisioni seguono e completano, la precedente scelta di eliminare dal 1° settembre 2023 il personale medico sul 118 nel solo turno notturno, sempre nei centri summenzionati; questo Consiglio comunale ebbe modo di esprimere la propria contrarietà rispetto a quella decisione, poiché fu accolta nella seduta del 11/10/2023 una mozione che obbligava il sindaco a mettere in campo ogni opportuna azione presso i livelli regionali e nazionali, affinché venga ripristinata la postazione medicalizzata del 118, nei turni notturni, presso il comprensorio di Montenero di Bisaccia; lo stesso tema fu affrontato anche dal Consiglio regionale, grazie ad una mozione del gruppo Pd a firma dei consiglieri Fanelli, Salvatore, Facciolla; tenuto conto che la popolazione del Comune di Montenero di Bisaccia e, in generale, dei Comuni molisani è prevalentemente anziana con patologie croniche e tempo dipendenti, con conseguente ricovero ospedaliero; soprattutto con l’arrivo dell’estate, si assiste ad un considerevole aumento di utenze dovuto sia dal rientro di persone originarie di Montenero di Bisaccia, sia dalle presenza turistiche; fattori che mettono a rischio il servizio di emergenza; il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30 Maggio 1992, relativo al D.P.R. 27/03/1992 prevede che il tempo massimo di soccorso deve essere espletato in un periodo di 8 minuti per gli interventi in area urbana e in 20 minuti per le zone extraurbane; a causa della complessità morfologica del territorio molisano, della viabilità interna fortemente compromessa, della distanza dei Comuni interessati dal taglio, il tempo massimo di soccorso previsto dalla normativa nazionale vigente non verrebbe rispettato; nel periodo invernale, inoltre, i tempi di percorrenza si allungano notevolmente, a causa delle avversità atmosferiche; considerato che in seguito della notizia del declassamento della postazione del 118, in un incontro tra i rappresentanti dei tre comuni coinvolti e gli esponenti della Regione Molise e dell’Asrem, il sindaco di Riccia pubblicamente ha preso atto che non sussistono possibili soluzioni nell’immediato e che la soppressione del medico dipende esclusivamente dalla carenza di personale; in data 12 giugno 2024 si è tenuta la Conferenza dei Sindaci, avente come primo punto dell’ordine del giorno la riorganizzazione del sistema 118, dalla quale non sono emerse novità positive; a seguito di petizione popolare sull’argomento in questione, sono state raccolte centinaia di firme di cittadini che con forza esprimono la propria contrarietà alla demedicalizzazione del 118; osservato che, è acclarato come la diagnosi infermieristica sia di tipo relazionale e come non possa assolutamente sostituirsi a quella medica nell’individuazione di un problema di salute; anche l’ordine degli infermieri, con una nota resa a mezzo stampa a Settembre 2023, nel sottolineare la professionalità degli operatori specializzati e l’importanza della professione infermieristica – affermazioni che condividiamo totalmente – dichiara come il servizio di ambulanza non medicalizzata non possa essere sostitutivo del 118 con medico a bordo, bensì solo ad esso complementare; la postazione con auto medicalizzata più vicina al comprensorio di Montenero è quella di Termoli, postazione che serve già un territorio ampissimo (oltre Termoli: Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni, Portocannone e Campomarino); ritenuto che detta decisione non rispetta quanto definito dal Piano di copertura territoriale del 118; la tutela della salute e il diritto alle cure mediche sono diritti inviolabili della persona e, come tali, devono essere garantiti sempre e comunque a tutti i cittadini; è necessario tutelare il diritto alla salute dei cittadini adottando tutti i dovuti ed opportuni provvedimenti di propria competenza per contrastare la demedicalizzazione del 118 a Montenero di bisaccia e dei comuni limitrofi interessati; in queste condizioni non è assolutamente possibile garantire i Lea, soprattutto per ciò che concerne le patologie tempo dipendenti; questa scelta compromette irrimediabilmente il diritto alla salute e alle cure dei cittadini del comprensorio di Montenero di Bisaccia; visto l’art. 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Tutto ciò premesso, tenuto conto, considerato, osservato, ritenuto e visto, con la presente petizione popolare si chiede la riattivazione della postazione del 118 di Montenero di bisaccia con medico in presenza».

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