Numerosi gli episodi di spaccio contestati dagli inquirenti ai 39 indagati, nel complesso, dell’operazione antidroga compiuta all’alba di lunedì scorso, quando sono state arrestate 12 persone e “avvisate” altre 15, per le misure cautelari decise dal Gip del Tribunale di Bari ed eseguite dalla Dia, per narcotraffico in tre regioni, tra cui il territorio del basso Molise. Un blitz che ha permesso di sgominare un sodalizio capace di fare milioni di euro attraverso la cessione di cocaina. Delle 39 persone accusate tra l’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e detenzione e spaccio, sei sono coloro che risiedono nel basso Molise, oppure con origini molisane. Si tratta di un 55enne nato a Campobasso e residente a Lucera, un 35enne che abita a San Giacomo degli Schiavoni, un 27enne termolese, un 33enne di San Giacomo, una 27enne di Termoli, un 25enne di Guglionesi, un 31enne di Guglionesi, un 54enne campano, ma residente a Guglionesi. Sono loro gli indagati che coinvolgono il basso Molise nell’ultima operazione antidroga della Dia di Bari, su 39 indagati complessivi. Episodi di spaccio documentati tra Foggia, San Severo, Lesina, Serracapriola, Termoli e San Giacomo, quelli che hanno coinvolto i cinque che abitano nel triangolo San Giacomo-Guglionesi-Termoli. Un traffico di cocaina che partiva dalla Puglia e si espandeva in altre regioni, come basso Molise e Abruzzo. Tra il luglio 2020 e il novembre 2021, ha distribuito sul mercato illecito oltre 20 chili di cocaina purissima equivalenti ad oltre 83.000 dosi (circa 6,6 milioni di euro). Nel corso delle investigazioni, la Dia, sotto la direzione della Dda di Bari e coadiuvata nei singoli interventi dagli Uffici e Reparti di polizia territoriali, ha sequestrato agli indagati oltre 10 kg di stupefacente, equivalente a circa 45.000 dosi, caratterizzato da un elevatissimo grado di purezza (la cui media, a seguito di analisi di laboratorio è risultata compresa fra il 42,59% e l’87,04%) e due ordigni artigianali risultati di micidiale potenziale offensivo. Oltre a ciò, nel corso di un filone di indagine facente parte dello stesso procedimento penale, nel settembre 2022, la Dia ha sequestrato ad uno degli indagati anche 100 grammi di hashish e beni immobili e mobili per un valore complessivo di circa 200.000 euro.