Un dramma che ha sconvolto il Molise, quello della collaboratrice scolastica 65enne Maria Rosaria D’Amico, scomparsa nel pomeriggio di lunedì scorso, ritrovata senza vita nel primo pomeriggio di ieri, all’interno della sua Alfa nera 147, trovata dai soccorritori in un dirupo, nel territorio compreso tra Bonefro e Santa Croce di Magliano. Residente a Sant’Elia a Pianisi, Maria Rosaria si era recata lunedì scorso come sempre nella scuola dell’infanzia di Campolieto. Poi, uscita da lì, è scomparsa nel nulla. Dalle 17 nessun contatto è stato più possibile con lei, nonostante i familiari la chiamassero a ripetizione. Il numero di telefono squillava, ma nessuna risposta dall’altra parte. Chiaramente, tutti in allarme, specie dopo che la donna non è rincasata per la notte e allora è scattata la denuncia ai Carabinieri della compagnia di Larino, formalizzata da figlio e marito. Subito sono iniziate le ricerche, coordinate dalla sala operativa della Prefettura di Campobasso, che ha messo in moto oltre agli stessi militari dell’Arma, i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino, con unità cinofila da ricerca molecolare, e i volontari della Protezione civile. L’allarme ufficialmente è scattato dopo 24 ore dall’ultima notizia avuta, alle 17.30 di martedì scorso. L’ultima cella di aggancio dell’utenza telefonica mobile era stato in territorio di Montorio nei Frentani. Di lì sono state diramate le ricerche, poi indirizzate anche verso Santa Croce di Magliano, Montelongo e Bonefro. Ieri mattina, dopo che era stata diffusa la foto della bidella, anche due segnalazioni su una presunta presenza al Terminal bus di via Martiri della Resistenza a Termoli, intorno alle 7 del martedì. Una signora dai tratti distintivi molto simili aveva chiesto un cappuccino al bar, poi, dopo averlo consumato, si è allontanata, inoltre ha interloquito con una persona presente nell’autostazione, a cui ha chiesto lumi sulla distanza tra Montorio nei Frentani e Campobasso. Come è evidente, la località dell’hinterland larinese ritornava d’attualità. Tuttavia, dopo che sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Termoli, che hanno verbalizzato la doppia segnalazione, il figlio della 65enne ha visionato i frame estrapolati dalle telecamere del Terminal, escludendo fosse la madre, nonostante la somiglianza. Nel frattempo, a seguito di un altro avvistamento, le ricerche sono state indirizzate su Montelongo, dove è arrivato in volo anche un elicottero dei Vigili del fuoco, per perlustrare la zona approfittando della luce diurna, circostanza che non era stata possibile la sera prima. Territorio battuto palmo a palmo, fino a che è stato rinvenuto il veicolo, la berlinetta sportiva, finita in un burrone, coperta dai rovi, da qui la difficoltà di individuarla, proprio nel territorio di Bonefro e purtroppo il corpo senza vita di Maria Rosaria. Forze dell’ordine abbottonate sul ritrovamento, in attesa delle disposizioni della Procura di Larino, competente per territorio, che ha disposto la rimozione della salma e il recupero della macchina, dopo l’intervento del medico legale per l’ispezione cadaverica e la ricomposizione della salma all’obitorio dell’ospedale San Timoteo, a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli eventuali accertamenti successivi, tesi a chiarire la natura del decesso. Una vicenda finita nel peggiore dei modi, immaginiamo come i sentimenti di angoscia e preoccupazione dei familiari di Maria Rosaria si siano tramutati in disperazione e dolore.