Una lettera dal candore disarmante, capace di toccare le corde dell’anima di Papa Francesco, noto per il suo stile semplice e diretto, più vicino a quello di un parroco di paese che al distacco formale. L’idea è nata spontaneamente tra i fanciulli di terza e quarta elementare che frequentano il catechismo. «Sono stati proprio loro a proporlo», sorride entusiasta a sua volta don Costantino Di Pietrantonio, «in accordo con gli animatori e insieme ai genitori, gli siamo andati dietro facendoci contagiare». Ci siamo detti: perché no? Alla peggio, il Santo Padre invierà una lettera o una benedizione, e già sarebbe un grande dono. Ma se davvero accadesse l’imprevedibile e venisse di persona? Questo Papa ci ha abituati alle sorprese, alle visite inaspettate, sempre con grande semplicità. Sarebbe meraviglioso».
«Caro Papa Francesco, come stai? Speriamo bene, perché vorremmo farti una proposta: verresti a trovarci? Noi siamo fanciulli di quarta primaria e il giorno 11 e 18 maggio riceveremo la Prima Comunione. Tu ci dirai ci sono tanti bambini che fanno la Comunione. Ma noi la faremo in una Chiesa bellissima che è intitolata a Sant’Antonio di Padova. Vedessi com’è bella, spaziosa, luminosa, ci stanno tante persone, rischi di perderti. Se vieni stai attento! Ti scriviamo l’indirizzo: parrocchia Sant’Antonio di Padova largo della chiesa Santa Croce di Magliano. Ti alleghiamo anche le foto. Se non puoi venire, perché hai tanti impegni, mandaci la Tua Benedizione, perché Gesù e Maria ci proteggano sempre. Grazie per averci ascoltati e ti auguriamo una pronta guarigione».
In un’epoca in cui spesso gli adulti si allontanano dalla fede e dalla Chiesa, colpisce vedere l’entusiasmo dei più piccoli, affezionati alla loro comunità e all’idea di accogliere il Papa. «Sono gli adulti a prendere le distanze, mentre bambini e ragazzi, se coinvolti nel modo giusto, restano vicini alla parrocchia. Il nostro compito è proprio quello di mantenerli partecipi, così come loro hanno saputo contagiare noi con il loro entusiasmo». Ora non resta che attendere la risposta del Papa. I fanciulli sono già felici e consapevoli di aver compiuto una piccola grande impresa. Insieme ai catechisti, sognano il momento in cui don Costantino aprirà la cassetta della posta e troverà una busta speciale, magari sigillata con la ceralacca, contenente la risposta di Papa Francesco.

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