Tanto spavento e 5mila euro di bottino, con danni ingenti. Il basso Molise ‘cassa continua’ dei banditi che oltrepassano il confine e lo depredano. Un’altra notte di terrore e danni in Basso Molise, quella tra domenica e lunedì scorsi, dove la criminalità organizzata continua a colpire con metodi sempre più spregiudicati. Intorno alle 3.55 della scorsa notte, il Postamat dell’ufficio postale di Portocannone è stato fatto saltare in aria con la tecnica della “marmotta”, un metodo ormai tristemente noto nella regione. Due forti esplosioni hanno squarciato il silenzio della notte, svegliando di soprassalto i residenti. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri della compagnia di Termoli e i Vigili del fuoco del distaccamento di contrada Pantano Basso per verificare la stabilità della struttura gravemente danneggiata. Con il sorgere del sole, sono giunti anche gli Artificieri dall’Abruzzo e il personale del 118, come previsto dal protocollo di sicurezza. Nonostante l’efficacia dell’attacco, il bottino sembra essere alquanto magro: alcune migliaia di euro, in gran parte banconote da 10 euro. Quelle di taglio maggiore, da 20 e 50 euro, erano custodite in cassette che l’esplosione non è riuscita a scardinare. Tuttavia, il vero danno è di natura strutturale: l’area circostante è stata delimitata per consentire le indagini e valutare la sicurezza dell’edificio. Questo ennesimo colpo si inserisce in una serie di attacchi ai bancomat che da mesi sta mettendo in ginocchio il basso Molise. Il primo episodio recente risale a settembre 2024, proprio a Portocannone, da dove sembra essere partita un’ondata di furti con la medesima tecnica esplosiva. Da allora, diverse filiali bancarie e uffici postali sono stati presi di mira, provocando ingenti danni economici e una crescente preoccupazione tra cittadini e commercianti. Le forze dell’ordine stanno intensificando le indagini, con un’attenzione particolare alle riprese delle telecamere di sicurezza. La speranza è che l’analisi dei filmati possa fornire elementi utili all’identificazione dei malviventi. Tuttavia, la rapidità e l’organizzazione di questi colpi lasciano pensare a bande ben strutturate, capaci di colpire e dileguarsi nel giro di pochi minuti. Di fronte a questa escalation, cresce l’esigenza di misure di sicurezza più efficaci. L’installazione di sistemi anti-esplosione nei bancomat, una maggiore presenza di pattuglie nei punti critici durante la notte e un rafforzamento del monitoraggio delle targhe dei veicoli in transito sono alcune delle strategie che potrebbero essere messe in campo. Nel frattempo, la comunità di Portocannone e dell’intero basso Molise si interroga sul futuro: quanto ancora dovranno convivere con questa minaccia? Le istituzioni e le forze dell’ordine sono chiamate a rispondere con determinazione per fermare un fenomeno che sta minando la sicurezza del territorio e dei suoi cittadini.