La Guardia di Finanza di Termoli ha sequestrato un’area di circa 5.000 mq a Campomarino Lido, nell’ambito di un’operazione di polizia ambientale e controllo economico del territorio. L’area, sottoposta a vincolo paesaggistico, ospitava 40 manufatti utilizzati come locali turistico-ricettivi, ritenuti privi di autorizzazione edilizia. Oltre al sequestro dell’area e delle strutture, il titolare di una ditta individuale operante nel settore dei campeggi è stato deferito alla Procura della Repubblica di Larino per occupazione abusiva di suolo pubblico e violazioni in materia ambientale. Secondo la Guardia di Finanza, il provvedimento si inserisce in un più ampio piano di prevenzione e contrasto agli illeciti connessi all’uso del demanio marittimo, fenomeno che può determinare situazioni di sopruso nei confronti degli utenti e concorrenza sleale nei confronti degli operatori del settore in regola con la normativa vigente. Dopo la diffusione della notizia, la proprietà della struttura ricettiva coinvolta, il “Camping Smeraldo” situato in via Vanoni 5 a Campomarino, ha ritenuto opportuno chiarire la propria posizione attraverso l’avvocato Guido Campopiano, legale del proprietario Giuseppe Manes. L’avvocato ha precisato che il sequestro riguarda esclusivamente alcuni manufatti realizzati sull’area circa 25 anni fa e non l’intero terreno, come invece sembrerebbe desumersi dalle prime ricostruzioni. Ha inoltre sottolineato che i manufatti in questione, costituiti da piccoli bungalow in struttura lignea, sono facilmente amovibili. Un punto chiave della difesa riguarda la natura dell’area oggetto del provvedimento: secondo Campopiano, il terreno non sarebbe affatto demaniale, men che meno demaniale marittimo, ma di proprietà esclusiva del signor Manes, come attesterebbero le visure ipocatastali già in possesso degli inquirenti. Inoltre, i manufatti sottoposti a sequestro sarebbero stati oggetto di tre distinte domande di regolarizzazione urbanistica, presentate dal Manes sin dall’inizio degli anni ’80. L’avvocato ha infine ribadito che nessuna contestazione per occupazione abusiva di aree demaniali è stata formulata nei confronti del suo assistito e che tutte le ipotesi di reato avanzate dalla Polizia giudiziaria saranno oggetto di riesame, ritenendole infondate e prive dei requisiti necessari per giustificare il sequestro. La vicenda rimane aperta e sarà la magistratura a chiarire la situazione, stabilendo se il provvedimento verrà confermato o se emergeranno elementi a supporto della tesi difensiva della proprietà.

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