Tragedia della strada e una comunità sconvolta, quella di Rotello in particolare, ma l’intero basso Molise ha ‘pianto’ ieri per la morte di uno stimato professionista, il geometra Donato Giannone. Oltre ai compaesani, particolarmente affranta la famiglia diocesana, poiché il sessantacinquenne che ha perso la vita è il papà di don Antonio, uno dei pilastri della curia vescovile. Coinvolti nel violento scontro, costato la vita a Giannone, un Pick-up e la sua Volkswagen Passat, incidente avvenuto all’incirca alle 8, peraltro in pieno centro. I due veicoli si stavano dirigendo da direzioni differenti all’incrocio di via Maresciallo Diaz. Il pick-up era del gruppo Powering, che noleggia gruppi elettrogeni in tutta Italia. Proprio il veicolo da lavoro non si sarebbe fermato allo stop, stando alle informazioni reperite sul luogo del sinistro, colpendo in
pieno la berlina tedesca guidata dal sessantacinquenne. Purtroppo, l’impatto è stato devastante e ha causato lo schianto della macchina contro un albero poco distante, nella piazzetta del paese. Dinamica che ha provocato il decesso sul colpo di “Donatino”, come affettuosamente era chiamato a Rotello. Subito sono stati allertati i soccorsi, sul posto sono intervenuti il 118 Molise, ma i medici non hanno potuto che constatarne l’avvenuto decesso, dopo vani e disperati tentativi di rianimarlo. Rilievi e viabilità curati dai Carabinieri, coi militari della locale stazione e della compagnia di Larino. Nello scontro, è stato abbattuto anche un segnale stradale verticale. La salma del 65enne, dopo il nulla osta alla rimozione da parte del Pm della Procura di Larino, è stata ricomposta in obitorio, all’ospedale
San Timoteo di Termoli, dove è stata eseguita l’ispezione cadaverica da parte del medico legale incaricato dall’autorità giudiziaria, che ha sequestrato i veicoli, attraverso i Carabinieri, e ora deve decidere se effettuare l’autopsia sul cadavere di Giannone, oppure restituire il feretro alla famiglia, autorizzandone la sepoltura. «Il vescovo di Termoli-Larino, monsignor Claudio cordoglio e vicinanza a don Antonio Giannone, responsabile dell’area Umana Integrale della diocesi e viceparroco di Santa Maria degli Angeli a Termoli, per la morte del caro papà Donato avvenuta in un tragico incidente stradale a Rotello. In comunione di preghiera e con un sentimento di grande affetto partecipano al dolore della moglie Antonella, dei figli Antonio e Candido e di tutta la famiglia, nell’affidamento all’abbraccio misericordioso del Signore Gesù Cristo e nella fiduciosa attesa della Risurrezione. La data e l’orario dei funerali saranno comunicati successivamente», il messaggio diffuso dalla diocesi di Termoli-Larino. Innumerevoli le testimonianze di cordoglio: «Non ci voglio credere… ho voluto che battezzassi il mio unico bambino perché con Antonella, oltre ad avermi vista crescere, ho sempre sentito amore in voi… oggi piango perché sono incredula e non mi capacito del fatto che tu non sia più con noi, con il tuo sorriso, la tua allegria… Riposa in pace, compare. Noi non ti dimenticheremo», scrive una persona che ha conosciuto Donato Giannone. Un altro commento sottolinea la tristezza per la morte di una persona che aveva lasciato il segno: «Ciao Donatino, quante risate ci siamo fatti quando eravamo con immenso piacere tuoi ospiti. Mancherai». Ma ci sono state anche critiche sulla sicurezza stradale in paese: «Prima o poi qualcosa doveva succedere a quello stop maledetto, che non rispetta nessuno. Agli incroci si deve rallentare», «Imparate a rispettare il codice della strada, maledetti passano come razzi davanti a quell’incrocio e non si fermano mai… Donatino, una persona meravigliosa». Infine, «Non mi sembra vero. Ho il cuore a pezzi». «E’ ora di provvedere per quell’incrocio visto che il morto è arrivato… non si può accettare!».