In viaggio per Bari e Taranto, le Reliquie di san Gabriele dell’Addolorata, un’urna contenente il corpo del santo, faranno una sosta nella chiesa dello ‘Spirito Santo’ domani (lunedì 2 marzo) a Campomarino.
La devozione verso questo santo, abruzzese di adozione, è molto diffusa ed ha un seguito sempre più intenso e crescente soprattutto nella devozione popolare della gente molisana. Undicesimo di tredici figli di Sante Possenti, sindaco della città, e Agnese Frisciotti, lo battezzano lo stesso giorno con il nome dell’illustre concittadino, Francesco. In casa però sarà sempre chiamato Checchino.
A tredici anni affronta gli studi liceali nel collegio dei gesuiti. È intelligente, esuberante, vivace, gli piace studiare, riesce ottimamente soprattutto nelle materie letterarie. Compone poesie in latino, le recite scolastiche lo vedono sempre protagonista. Vince numerosi premi scolastici. Elegante, vivace, spigliato, diventa un punto di attrazione per la sua allegria. Gli piace seguire la moda, veste sempre a puntino. Vuole primeggiare in tutto. Il 22 agosto 1856, durante la processione, quando l’immagine della Madonna del duomo passa davanti a lui, gli risuonano nel cuore chiare parole: ‘Francesco, cosa stai a fare nel mondo? Segui la tua vocazione!’. Questa volta non riesce a resistere, è la madre che chiama. Il 6 settembre parte da Spoleto; la sera del 7 è a Loreto; nella santa casa trascorre l’intera giornata dell’8 settembre, festa della Madonna. Il 10 è già a Morrovalle per iniziare il noviziato. Lui, il ballerino elegante, il brillante animatore dei salotti di Spoleto, ha scelto di entrare nell’istituto austero dei passionisti, fondato nel 1720 da San Paolo della Croce con lo scopo di annunciare, attraverso la vita contemplativa e l’apostolato, l’amore di Dio rivelato nella Passione di Cristo.
La reliquia arriverà alle 9.30 e ripartirà alle 13.45.