Di nuovo allarme maltrattamenti sugli animali in Basso Molise. Nelle stesse ore in cui c’è stata una rivolta social per l’episodio avvenuto a Larino, domenica scorsa, a Ururi ha preso piede una petizione popolare rivolta all’amministrazione locale sugli episodi sempre più frequenti di avvelenamento dei cani e altri animali domestici. Basta scorrere questo referto sottoscritto da un veterinario, per rendersi conto di quanto sta accadendo. “Aveva da poco vomitato un bolo di carne macinata non offerto dai padroni e si era sentito male. L’animale presentava sensorio alterato, ipertermia grave, contrazioni convulsive tonico-cloniche, miasi, nistagmo, scialorrea, tachicardia e tachipnea. I sintomi erano riconducibili a un grave avvelenamento da composti organo fosforati. Si percepiva altresì un forte odore di insetticida dagli escrementi emessi dall’animale. Si è proceduto pertanto alla somministrazione del protocollo terapeutico contro tali agenti tossici, che in pochi minuti hanno causato la remissione dei sintomi confermando la diagnosi di avvelenamento”. Un referto veterinario allucinante, consegnato nelle mani di una signora di Ururi. Non c’è solo chi lega e trascina il proprio cane fino a ucciderlo, ma anche in modo vile, avvelena quelli degli altri. A Ururi da alcune settimane è allarme rosso e diverse sono state le denunce per maltrattamento degli animali presentate dai padroni ai Carabinieri della locale stazione. Di recente abbiamo trattato anche i gatti uccisi sia a Termoli, a Colle Macchiuzzo, che la colonia felina avvelenata a Guardialfiera. Da qui l’esigenza di una ferma reazione ed è partita una petizione popolare contro la strage di bocconi avvelenati in paese. “VIsta la gravissima situazione relativa alla diffusione estremamente allarmante di bocconi avvelenati in più parti del territorio comunale di Ururi; visto che le stesse polpette avvelenate possono porre in pericolo anche la vita di bambini troppo curiosi considerata la loro presenza anche in prossimità di scuole e asili; visto che solo nell’ultimo anno c’è stata una escalation di animali uccisi dal veleno: 11 cani e un numero non accertato di gatti, randagi e non; considerato che gli animali che ingeriscono le esche avvelenate subiscono una morte atroce o, nel migliore dei casi, danni fisiologici permanenti; considerate le numerose vittime, riteniamo la situazione di estrema grave urgenza per cui con la presente petizione si richiedono all’amministrazione comunale di Ururi opportuni e approfonditi controlli e attività di vigilanza per accertare le responsabilità di queste pratiche barbare quanto idiote e tentare di arginare il crudele fenomeno dei bocconi avvelenati, spesso lasciati nelle strade o, addirittura, gettati direttamente nei giardini dei privati, con l’intento di nuocere non solo agli animali domestici, le principali vittime, ma anche alla fauna selvatica”.