Non c’è soluzione di continuità per l’emergenza discariche abusive sul territorio del basso Molise. Segnalazioni e denunce lungo tutto il perimetro del territorio, dalla costa all’hinterland. A farsene carico, nel ruolo di megafono di questo dissesto ambientale diffuso, l’associazione ecologista Ambiente Basso Molise. In due distinti sopralluoghi, più simili a blitz veri e propri, il presidente Luigi Lucchese ha inviato raccomandate formali all’Anas Molise, alla Provincia di Campobasso e al sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini, nonché al Comune di Guglionesi e alla Regione Molise. Il punto costiero è vicino alla statale 16, di fronte all’ingresso dell’idrovora del Trigno, in territorio di Montenero di Bisaccia, dove è stata individuata la presenza di una discarica abusiva contenente principalmente scarti di pezzi di moto e rifiuti domestici: «Si ritiene opportuno segnalare quanto sopra affinché codesto Ufficio possa avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se la discarica sia stata costituita in violazione agli articoli di Legge», scrive Lucchese. Il secondo sito è il Tratturo del Re, scoperto grazie alla segnalazione di un cittadino. Nei pressi della strada interpoderale vi sono rifiuti di scarti edili, legno, rifiuti domestici, plastica, elettrodomestici, televisori, pneumatici, vetro, etc. «Ci preme segnalare che in Molise, il 70% dei rifiuti abbandonati in natura sono da scarti edili (studio Abm) e che comunque la tipologia e gli eventuali rifiuti o scarti vengono segnalati nella S.C.I.A. o nella C.I.L.A. con dichiarazione del tecnico e impresa, per lo smistamento in un centro autorizzato. Sempre dallo studio Abm, emerge che nessun comune richieda in seguito la documentazione di avvenuto scarico dei rifiuti in un centro autorizzato. Sarebbe opportuno che i comuni prendessero la decisione di richiedere la documentazione di avvenuto smaltimento dei rifiuti, in tal modo si eviterebbero dei costi aggiuntivi alla comunità per la bonifica di discariche abusive. Sarebbe inoltre opportuno che la Regione Molise concedesse ai piccoli artigiani dell’edilizia (imbianchini, piccole imprese edili con o meno di tre operai, etc.) aiuti a fondo perduto per lo smaltimento di inerti e, soprattutto concedesse al privato aiuti a fondo perduto per lo smaltimento di materiale pericoloso quale l’eternit. In merito alle decine e decine di discariche abusive di eternit sparse per il Molise, la Regione si facesse carico di una parte delle spese di bonifica che sostengono le amministrazioni comunali».