Esplosione nella notte tra venerdì e sabato a Santa Croce di Magliano, vicino al Municipio che, attualmente in ristrutturazione, non ospita gli uffici comunali, ubicati in altra struttura del paese. Immediato l’arrivo dei Carabinieri per i rilievi e dei Vigili del Fuoco del locale distaccamento. Sul posto è stata trovata una tanica da 25 litri con combustibile. I danni non sono di particolare entità. Nell’agosto 2017 un ordigno esplose davanti all’ingresso di un assessore. Insomma, dopo alcuni assalti ai bancomat del paese e questo ennesimo episodio è polemica tra la popolazione sulla questione sicurezza, non c’è tregua o pace in paese. L’ordigno artigianale è esploso intorno alle 2.25. Un gesto davvero assurdo e incomprensibile quello compiuto nella notte a Santa Croce di Magliano e, come detto, purtroppo non è il primo. Da mesi l’atmosfera, localmente, è sin troppo elettrica. Con incursioni di bande di malfattori che hanno depredato e demolito colonnine di bancomat e postamat anche nel circondario; oppure pensiamo all’attentato compiuto a una palazzina di proprietà di un professionista. Ignoti hanno predisposto una tanica con del liquido infiammabile in un’aiuola nei pressi del municipio che è in fase di ristrutturazione, facendola poi deflagrare. Danni pochi, fortunatamente, sono saltati alcuni blocchetti del muro di recinzione adiacente la siepe, che ora risulta bruciata in parte è poi il muro che è stato annerito dal fumo nero e denso. Inevitabile il commento amaro del sindaco Donato D’Ambrosio, che non fa mistero di buttarla in politica. «Da sempre contro le mafie, da sindaco dico: non toccate Santa Croce!», ma si chiede anche se sia strategia politica. «Sto raccogliendo la solidarietà di tantissime persone questa mattina, che mi scrivono in quanto primo cittadino di una comunità che ancora una volta è costretta ad assistere ad atti criminosi, tesi a creare un clima di paura e intimidazione al quale voglio rispondere ancora una volta con il sorriso, con l’ottimismo di chi crede che sia il tempo di fermare queste azioni che dovrebbero risultare anche anacronistiche, perché penso che tutto, anche le divergenze di posizioni e di pensiero si risolvano con il dialogo, con la parola. Quella stessa parola di ferma condanna che voglio rivolgere a questi criminali e a quanti negli anni hanno contribuito a concimare con l’odio e l’istigazione il terreno del confronto politico e della crescita di questo territorio. Ma soprattutto una parola di conforto e di speranza per tutti i miei cittadini, per i quali nutro innanzitutto rispetto e la cui tranquillità è stata da sempre la mia priorità. Sono stato e sarò sempre in prima linea contro chiunque voglia minare la serenità di questa comunità. Dico sempre e fermamente NO a chiunque voglia entrare con la forza per rompere gli equilibri della civile convivenza, del dialogo e del confronto pacifico.
Quando ho pensato il mio slogan #Timmagini l’ho fatto immaginando anche una comunità pacifica, compatta, la cui priorità fosse crescere insieme e nell’interesse di tutti. E continuo a immaginarla così.
Questo bruttissimo episodio di stanotte mi dà ancora più forza e determinazione per crederci e per impegnarmi in prima persona affinché resti un ricordo. Ripartiremo insieme, con il sostegno di tutti voi, per dare a Santa Croce un futuro nel segno della pace, del benessere e della tranquillità per tutti.
Lo so che per me come per voi Santa Croce è cuore, è casa e niente più del nostro cuore e della nostra casa va difeso. Io lo voglio fare con il sorriso di chi pensa positivo… #IoPensoPositivo».