C’è ancora tanta incredulità per la morte del 33enne Nicola Plescia avvenuta due sere fa in un campo del paese mentre si trovava al volante di un trattore. Due per il momento le versioni dei fatti che lo avrebbero potuto portare al decesso. L’impatto con un grosso ramo di ulivo che gli avrebbe provocato una emorragia cerebrale e una caduta all’indietro sulla fresa del trattore. L’unico testimone dei fatti sarebbe stato il padre. L’indagine è portata avanti dalla Procura della Repubblica di Larino che avrebbe iscritto due persone sul registro degli indagati. Si tratterebbe dei proprietari dell’azienda agricola, posizionata verso l’agro di Rotello, dove è avvenuta la tragedia, un atto dovuto per poter risalire alla dinamica dell’accaduto. Nicola Plescia è stato soccorso dal padre che lo ha caricato sulla sua macchina privo di sensi e ha cercato di trasferirlo al pronto soccorso dell’ospedale Vietri di Larino. Contemporaneamente il papà del 33enne ha anche chiesto l’intervento dei sanitari del 118 che lo hanno raggiunto per strada. A quel punto però non c’è stato più nulla da fare ed è sopraggiunto il decesso. Troppo gravi i traumi riportati nell’incidente con il trattore. Nella giornata di ieri il pubblico ministero Ilaria Toncini ha nominato un medico che ha compiuto una prima ispezione cadaverica al Vietri. In seguito il corpo del 33enne è stato trasferito all’obitorio del San Timoteo dove potrebbe essere predisposta l’auto-spia. Le indagini sono portate avanti dai carabinieri di Ururi e Larino che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Il reato contestato all’indagato è l’omicidio colposo. Sempre ieri il sindaco di Ururi Raffaele Primiani ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook per esprimere tutto lo sconcerto della comunità e la vicinanza alla famiglia di Nicola Plescia. «La perdita di ogni Vita umana – ha scritto Primiani – impoverisce la nostra Comunità, e la tragedia di Nicola ci lascia scossi ed attoniti perché perdere un giovane non rientra nella logica dell’esistenza. Il sindaco Raffaele Primiani e l’Amministrazione Comunale esprimono il cordoglio alla famiglia Plescia in questo tragico momento». . La notizia, giovedì sera, della morte improvvisa, in tragiche circostanze, del giovane ururese Nicola Plescia, ha lasciato tutti sgomenti. La perdita di un bravo e bel ragazzo che aveva tutta la vita davanti a sé ha intristito tutta la comunità. Nicola, o Nick come molti lo chiamavano, aveva molti amici ed era un ragazzo sincero, sportivo, senza grilli per testa, che sicuramente non meritava una simile disgrazia. Peraltro, il 33enne era in procinto di sposarsi. Disgrazia o fatalità? Quel che è certo è che Nicola se n’è andato e non tornerà mai più lasciando un vuoto incolmabile in tutti. In primis nei genitori. Ricordiamo la corsa disperata del padre per portarlo, nel più breve tempo possibile, in pronto soccorso, senza però riuscirci. La perdita di un figlio è uno dei momenti più dolorosi nella vita di una famiglia. Per riprendersi da un simile trauma ci vorrà molto tempo ed il sostegno di tutta la comunità. Adesso si è in attesa dei funerali per dare l’ultimo, accorato saluto della comunità al suo giovane e amato concittadino! Esequie che avranno luogo dopo l’esecuzione dell’autopsia.