Dopo il summit di ieri mattina presso la prefettura di Campobasso del Comitato coordinamento soccorsi, cui ha partecipato, tra gli altri, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha effettuato nel pomeriggio un sopralluogo sul viadotto del Liscione e si è recato presso la tendopoli di Guglionesi, dove si è intrattenuto a parlare con i cittadini che sono lì momentaneamente ospitati. Con lui il prefetto di Campobasso, Maria Guia Federico, e l’assessore regionale alle Protezione civile, Nicola Cavaliere. Intanto, per l’amministrazione Bellotti e i residenti di Guglionesi l’emergenza si chiama Palazzo Vernucci. Non che non ci siano altri problemi, visto quanto è affollata la tendopoli allestita allo stadio. Ieri pomeriggio, sala consiliare gremita da sfollati di via Martiri d’Ungheria, via Firenze e via Nicola Iacobitti, da forze dell’ordine, amministratori e protezione civile. Dinanzi a loro il presidente della giunta regionale del Molise Donato Toma, l’assessore competente Nicola Cavaliere e il sindaco. Per adesso, l’opzione abbattimento per il “Palazzo d’argento”, già sgomberato quasi un anno e mezzo fa a causa delle pessime condizioni in cui versava, è ancora valida, ma non è più così certa, quanto meno nei tempi. Una potenziale area crollo che ha costretto il primo cittadino a sfollare tredici abitazioni nelle vicinanze del palazzo contestato che dal 2002 – da un sisma all’altro – mostrava la corda. «Via Martiri d’Ungheria dovrebbe cambiare nome in via Martiri di Guglionesi». Ironizza amaramente il governatore Toma in apertura dell’incontro.
«È in corso di emanazione un’ordinanza che ordina ai proprietari degli appartamenti di mettere in sicurezza, entro 10 giorni dalla notifica, lo stabile pericolante. Stiamo preparando la richiesta dello stato di emergenza – ha proseguito Toma – corredata dalla relazione tecnica che farà la protezione civile: martedì prossimo il Consiglio dei ministri delibererà al riguardo. Ci preme che sia dichiarato lo stato di emergenza, anche perché questo azzererebbe il problema dei costi» – ha concluso Toma.
Le dichiarazioni di Toma sono state accolte con qualche malumore all’interno della sala consiliare sia dai proprietari degli appartamenti di palazzo Vernucci, che in qualche modo vedono questa ordinanza come un’imputazione di responsabilità nei loro confronti, sia dei residenti delle case nei pressi del palazzo, raggiunti da un’ordinanza di sgombero, che avrebbero voluto una risoluzione più veloce della questione, caldeggiando un immediato abbattimento dello stabile. In sala consiliare si ode un quadro che è stato il refrain della giornata. «Non bisogna allarmarsi ma non bisogna neanche tranquillizzarsi perché lo sciame è ancora in corso».
Ma i residenti evacuati con ordinanza sindacale vogliono rimanere a casa e vi rimarranno, a dispetto dell’ordinanza stessa. Intanto, in paese è atteso domani il capo della protezione civile Borrelli, che visiterà sia Guglionesi che Montecilfone. Atterrerebbe direttamente a Guglionesi in elicottero con uno staff di 12 tecnici. Il Comune intanto nomina un consulente esterno, se ci sarà pericolo di crollo i residenti saranno sfollati in modo definito e portati in albergo.

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