Quasi il 40% delle richieste di sopralluogo presentate al comune di Acquaviva Collecroce, uno dei più colpiti dal sisma della scorsa settimana sono state evase. L’ha confermato il sindaco Francesco Trolio, che proprio sulla base delle risultanze delle 110 verifiche effettuate sulle 230 avanzate dai proprietari di immobili privati è stato costretto a firmare le prime ordinanze di sgombero. Il sopralluogo è stato eseguito da tre tecnici del Coc sabato scorso presso l’immobile ubicato in contrada Cerritello. Dalla scheda Aedes risulta necessario “puntellare il solaio di copertura, sarcitura lesioni passanti della muratura portante” e che pertanto l’edificio risulta in classe “B” – temporaneamente inagibile. Ma di ordinanze di sgombero in questo nuovo Cratere ne sono state siglate diverse. Tre riguardano anche il Comune di Portocannone, per situazione di pericolo in altrettanti stabili. Il sindaco Giuseppe Caporicci ha richiesto alla Regione Molise e alla Protezione civile una ispezione accurata anche alla scuola elementare. Sono 40, invece, le richieste di intervento e valutazione del danno ricevute dal sindaco di San Giacomo degli Schiavoni, Costanzo Della Porta. Si comincerà oggi a entrare nelle case per verificare lo status quo. Ma ieri i Vigili del fuoco erano stati in paese per mettere in sicurezza due canne fumarie e un cornicione, danneggiati dal sisma. A Guardialfiera, invece, si sta procedendo coi mezzi da lavoro ad allargare la sede stradale della provinciale denominata Vecchia Bifernina, riattata all’uso per togliere il paese dall’isolamento, dopo la chiusura del Liscione. Il tratto porta da Guardialfiera a Lupara ed è riservata al traffico locale. Di richieste di sopralluogo ce ne sono oltre 250 e ne sono state evase quasi 100. Sulle ordinanze di sgombero il bilancio è work in progress. A ieri sera se ne contavano 9, tre totali e sei parziali, ma oggi il primo cittadino Vincenzo Tozzi è destinato a emetterne altre.