Tra i 21 Comuni che sono stati coinvolti dai danni provocati dal sisma di metà agosto c’è anche Ururi. Paese di cui sia parla poco, ma che è in stato di emergenza. Ci sono grosse criticità sulle strade, richieste di guardia medica e di puntellatura. Già 400 le istanze presentate al Comune per sopralluoghi nelle case private, ma al momento nessuno sgombero. Problemi ad alcune strutture pubbliche. Innanzitutto, la chiesa madre dovrebbe essere dichiarata inagibile, si attende la scheda della Protezione civile, ma altre lesioni alla palestra comunale, una grossa crepa al municipio, nell’ultimo piano, dove si è distaccato un divisorio, ma rimane agibile. Ci saranno ulteriori ispezioni alla casa famiglia Licursi, a un palazzo vuoto e al Palazzo Greco. Purtroppo, anche Tavenna denota non pochi problemi. Dagli ulteriori sopralluoghi da parte dei tecnici della Protezione civile è emersa l’inagibilità degli spogliatoi nel campo sportivo, ma soprattutto la parziale inagibilità dell’acquedotto rurale che porta l’acqua alle campagne. Anche la palestra, già inagibile, ha visto aggravarsi il quadro delle lesioni e infine c’è un’azienda agricola che è stata sgomberata. Montenero di Bisaccia pare aver subito meno il colpo del sisma, sono 152 a ieri le richieste di intervento dei tecnici. Abbiamo interpellato anche il sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo. «Noi a Petacciato continuiamo i sopralluoghi con i tecnici messi a disposizione dalla protezione civile. Al momento grosse criticità non ce ne sono tranne che per un paio di situazioni di privati. Stiamo dando precedenza ai privati che vivono nelle abitazioni segnalate e poi passiamo alle seconde case o case disabitate. Purtroppo per fare delle verifiche ci vuole del tempo e i tecnici non riescono a farne tante in un giorno! Anzi è encomiabile ciò che fanno perché non si fermano nemmeno a pranzare pur di soddisfare le richieste». A San Martino in Pensilis il primo cittadino Massimo Caravatta ci ha detto che stanno raccogliendo le segnalazioni. Raccogliamo segnalazioni, sono arrivate a circa 80. E’ stato anche istituito il Coc. Per fortuna non ci sono situazioni di sgombero. Infine, ieri pomeriggio a Portocannone, sopralluogo nella sede della scuola elementare. Sono 50 le richieste di sopralluogo a San Felice del Molise, dove il patrimonio artistico diocesano è minato da gravi danni. Altre ordinanze di sgombero sono previste anche a Guardialfiera e a Campomarino, la Protezione civile effettuerà un sopralluogo alle case Iacp di via Cuoco.