Rallenta lo sciame sismico in Basso Molise. Dalla serata di domenica alla serata di ieri, sei soltanto – meno male – le scosse registrate, quasi tutte con epicentro a Larino, di cui alcune con 2.0 di magnitudo e una a Guardialfiera. Intanto novità ci sono e riguardano il team di funzionari della Protezione civile nazionale che sono giunti sul territorio per censire e monitorare, classificandone danni e ipotesi di intervento, gli edifici pubblici che sono stati lesionati a causa del terremoto e che sono stati anche dichiarati inagibili. Municipi, strade, scuole, la priorità numero uno. I tecnici del dipartimento che appartiene alla presidenza del Consiglio dei Ministri si sono recati prima a Palata, quindi a Montecilfone e a Guglionesi, per chiudere questa istruttoria, che sarà utile anche alla futura decretazione dello stato di emergenza. Sempre a Montecilfone, è giunta ieri pomeriggio, come anche a Larino, Palata e Guglionesi, il quadrato del nuovo cratere sismico, la delegazione del Movimento 5 Stelle. Come riferisce il sindaco Franco Pallotta, «ci hanno fatto visita al Coc. a Montecilfone. Oltre ai consiglieri regionali era presente il senatore Fabrizio Ortis che si è informato sulle conseguenze del sisma a Montecilfone. Il senatore Ortis ha assicurato l’attenzione del Governo e mi ha rassicurato circa la dichiarazione dello stato di emergenza che la Regione Molise sta richiedendo in queste ore. Sono fiducioso». Con i consiglieri regionali e Ortis c’era anche Nick Di Michele, luogotenente nel Basso Molise. «I paesi visitati presentano notevoli problemi legati agli edifici non agibili. A Larino interessa soprattutto il centro storico, molte case erano già state lesionate nel 2002 ed ora hanno avuto il colpo finale. A Guglionesi la situazione più grave è legata alla zona ove insiste il palazzo Vernucci. A Montecilfone, il serbatoio e il comune presentano notevoli lesioni e ci sono circa 50 abitazioni non agibili. A Palata non risultano particolari rischi, ma comunque ci sono problemi al centro storico. Nella tendopoli dormono circa 80 persone, durante il giorno poche famiglie. Tutti gli amministratori sono in attesa della dichiarazione dello stato d’emergenza».