Una notizia luttuosa che non avremmo mai voluto dare, postata da Raffaele Primiani, sindaco di Ururi, presidente dell’Unione dei Comuni e segretario regionale della Uila-Uil: «Lunedì mattina la Uil Molise ha perso una figura di grande spessore, un sindacalista che ha indubbiamente gettato le basi per la nascita del Sindacato della Uil nel Molise. Cesarino Figliola per anni non ha mai abbandonato le cause legate al nostro territorio, si è speso costantemente per il nostro Molise. A lui devo molto, non solo perché mi ha avvicinato al mondo del Sindacato ma con fare paterno mi ha guidato nel percorso della vita con sincerità, devozione e spirito di partecipazione. Ciao Cesarino, noi tutti ti dobbiamo tanto! Che la terra ti sia lieve». Avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 15 febbraio. «Questo è stato uno dei più grandi personaggi del ‘900 e dell’avvio di terzo millennio del nostro comune. Sindacalista, politico ma, ancora di più, insuperabile amante della nostra comunità. Inventore dell’ associazione dei nonni vigili e del servizio di taxi sociale. Muore, e forse non poteva essere diversamente, il giorno dopo le celebrazioni in onore di San Biagio, la cui tradizione ha, più di ogni altro, tenuto viva nel corso degli anni. A Cesarino il mio personale ringraziamento», il commiato di Vittorino Facciolla. Infine, la nota della Uil regionale. «chi ha conosciuto Cesarino Figliola… Chi ha conosciuto Cesarino Figliola, nel suo paese, nei tanti luoghi della partecipazione e della socialità, nel sindacato … anzitutto l’ha sempre chiamato solo e soltanto Cesarino. Per la sua cordialità, per la propensione a mettere chiunque a proprio agio, per la sua volontà di mettersi sempre a disposizione, per l’umanità che lo distingueva. Da sempre iscritto alla Uil, per anni rappresentante dei braccianti agricoli e poi dei pensionati, per decenni dirigente confederale con numerosi incarichi, locali e nazionali, dove si è fatto apprezzare per la capacità nell’ascolto, per la genialità nel trovare soluzioni anche nelle vertenze più complesse, per la disponibilità alla mobilitazione (quante partenze all’alba in autobus per partecipare a manifestazioni e scioperi…) e la propensione al confronto ed alla costruzione di un percorso per fare dei cittadini molisani i protagonisti del cambiamento. Orgogliosamente molisano, consapevole che un futuro di progresso e di benessere può, deve, essere costruito anche nella nostra realtà. Testardo e determinato, talvolta burbero nel richiamare i principi e i valori del sindacato, un vero “agitatore sociale” nell’immaginare e realizzare iniziative per la solidarietà, per la partecipazione dei lavoratori e dei pensionati, con una speciale attenzione anche alle nuove generazioni e alle loro istanze. Disponibile a farsi accompagnare nelle scelte e sempre pronto ad offrire un parere o un suggerimento, forte della lunga e significativa esperienza. Poi è stato, certamente, anche molte altre cose: amministratore locale onesto, persona per bene. Ma noi, della UIL Molise, lo ricorderemo così: in testa ai nostri cortei, primo fra gli iscritti a parlare in ogni consesso, leale e appassionato, progettuale e mai stanco, un vero compagno nel viaggio che è la dimensione del sindacato, l’impegno quotidiano nella promozione dei diritti, la volontà a perseguire il cambiamento ed il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, dei pensionati, dei molisani tutti. Ciao Cesarino».

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