Dopo le missive di sollecito indirizzate agli organi istituzionali preposti in merito alla mancanza di acqua potabile, il sindaco di Ururi, Raffaele Primiani, rincara la dose indirizzando un’ulteriore richiesta di chiarimenti in merito alla questione, al Prefetto della Provincia di Campobasso, Dott.ssa Maria Guia Federico; al Presidente della Giunta Regionale Dottor Donato Toma; al presidente dell’azienda Molise Acque, dottor Giuseppe Santone, al direttore Generale dell’Asrem, dottor Gennaro Sosto ed infine al luogotenenente della stazione dei carabinieri di Ururi, Claudio Mandrone. Nella lettera si fa riferimento al fatto che dopo alcuni mesi dalla precedente missiva (15 aprile scorso) non si è ancora fatto niente ed il flusso idrico in entrata ad Ururi risulta essere ancora assente a giorni alterni provocando disagio ed irritazione presso i cittadini di Ururi mettendo a dura prova le normali e vitali condizioni igieniche dei cittadini nonché mettendo a repentaglio le attività aziendali e commerciali presenti in loco. Una situazione che si aggrava in vista della stagione estiva dove il consumo dell’acqua è fondamentale. L’amministrazione comunale è esasperata nel dover comunicare, quasi con cadenza settimanale, delle eventuali rotture e guasti alla condotta idrica che comporta la sospensione del flusso idrico ed è stanca di far fronte alle legittime lamentele dei cittadini che, contribuenti esemplari, reclamano un servizio fondamentale tanto per le utenze domestiche che per le attività commerciali e imprenditoriali. Di qui si richiede a gran voce, ancora una volta, l’allaccio della rete idrica del Comune di Ururi all’acquedotto molisano centrale, che eviterebbe a tanti cittadini di dover utilizzare la normale acqua minerale in bottiglia per adempiere alle normali faccende domestiche. L’opera in questione è dunque di vitale importanza per la comunità di Ururi sempre più isolata da un punto di vista idrico con dei cittadini che non comprendono le ragioni di questi problemi. Di conseguenza, al fine di garantire i diritti legittimi dei cittadini dell’Ente locale, come già annunciato nella missiva del 15 aprile 2019, si valuteranno azioni a difesa dei cittadini di Ururi qualora non venisse garantito il diritto inalienabile all’utilizzo dell’acqua. «A distanza di pochi mesi, in qualità di Sindaco del Comune di Ururi, sono costretto a evidenziare nuovamente la costante sospensione del flusso idrico in entrata nel Comune di Ururi. Nella missiva inviata in data 15 aprile 2019 ho segnalato una situazione di forte precarietà, al limite della decenza, legata alla mancata erogazione dell’acqua per uso civile dovuta ad una serie di rotture che hanno messo a dura prova sia le normali e vitali condizioni igieniche dei nostri cittadini ma al tempo stesso, hanno intaccato pesantemente il tessuto economico cittadino, con la chiusura temporanea di attività commerciali. Oggi, la situazione appare immutata, a cadenza settimanale; siamo costretti a informare i nostri cittadini, ormai esasperati, dell’interruzione del flusso idrico, provocando enormi disagi, considerato che siamo ormai alle porte della stagione estive e l’utilizzo dell’acqua è ancor più vitale. Reputo pertanto inammissibile che ai nostri cittadini, contribuenti esemplari, sia interdetta la possibilità di avere un flusso idrico garantito quotidianamente, per svolgere non solo le normali mansioni domestiche ma anche per mantenere in vita le attività commerciali. Al tal proposito è giusto, quindi reclamare a gran voce, l’allaccio della rete idrica del nostro Comune all’Acquedotto Molisano Centrale, un’opera questa che eviterebbe un dispendio economico rilevante per i nostri cittadini costretti a utilizzale la normale acqua minerale in bottiglia per adempiere alle normali funzioni domestiche. L’opera in questione quindi è vitale per la nostra comunità sempre più isolata dal punto di vista idrico, con i nostri cittadini che ormai vivono a causa di situazioni di questa caratura un distacco giustificato dalle istituzioni sempre più lontane e incomprensibili nel loro lavoro. Al fine di garantire perentoriamente i diritti dei cittadini questo Ente cosi come già annunciato nella missiva del 15 aprile 2019, valuterà ogni azione in totale difesa dei cittadini».

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