«Ho avuto modo di vedere lo stato di degrado delle casette in legno del villaggio costruito dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia». La denuncia parte dal dottor Giancarlo Totaro, che per una volta esula dal contesto sanitario e pone alla ribalta un altro scempio.
«E’ incredibile lo stato abbandono in cui sono ridotte, saccheggiate, vandalizzate, devastate, depredate, con arredi e strutture interne distrutti, porte, finestre, divisori, lavandini, pensili in cucina, tavoli, letti e materassi, frigoriferi, condizionatori, impianti elettrici, impianti idraulici e impianti igienici. Tutto distrutto o trafugato nell’indifferenza totale. Che peccato».
Da Totaro parte un appello alle autorità competenti a intervenire per fare qualcosa per le circa 130 le casette in legno del villaggio costruito dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia del 31 ottobre 2002. «Era stata inizialmente prevista la riconversione del villaggio in un centro di accoglienza per migranti con lo stanziamento per lavori di adeguamento di circa 3 milioni di euro da parte del ministero di competenza. Progetto poi revocato non senza conseguenze e strascichi».