Evidentemente raccogliere asparagi appare come una scusa plausibile. Ma non regge alle forze dell’ordine. Dopo i due giovani denunciati dalla Guardia di Finanza a Larino, la Polizia di Stato ha fatto lo stesso con una donna straniera. Nel corso dei controlli svolti per verificare l’ottemperanza da parte dei cittadini alle prescrizioni governative emanate per il contenimento della diffusione del Covid-19, il personale del Commissariato di Termoli ha effettuato mirati servizi anche lungo la Statale 16, nel tratto che adduce alla cittadina adriatica. In particolare, nei pressi di Campomarino, è stata rintracciata una donna, conosciuta per svolgere attività di prostituzione su strada, che, appoggiata al guardrail, era in evidente atteggiamento di attesa di clienti. La donna, una bulgara del 1973 domiciliata a Campomarino, è stata invitata a compilare la prescritta autocertificazione per giustificare i motivi della propria presenza a bordo strada. Al riguardo la stessa ha dapprima addotto generici motivi di necessità, senza saper indicare nel dettaglio in cosa consistessero, per poi specificare che in realtà si era recata in quel punto della strada perché notoriamente ricco di asparagi in questo periodo dell’anno. La donna ha, inoltre, aggiunto che era quello il suo modo di fare la spesa in alternativa al recarsi presso un negozio di frutta e verdura. Di fronte a tale atteggiamento evidentemente provocatorio, la donna è stata denunciata ai sensi dell’art. 650 c.p. e redarguita in ordine alla pericolosità del proprio comportamento. Fatta allontanare al termine del controllo, le è stato intimato, pertanto, l’immediato rientro presso la propria abitazione. Quella descritta è solo l’ultima delle numerose denunce inoltrate negli ultimi giorni dal Commissariato di Termoli all’Autorità Giudiziaria per l’inosservanza ai provvedimenti governativi che impongono limitazioni di movimento per il contenimento del contagio.