In attesa di vederlo ufficializzato anche dalla mappatura dell’Asrem, avvenuto con la correzione dei dati trasmessi la sera prima, localizzato per errore a Isernia, viste le discordanze sui dati che ancora persistono, il sindaco di Larino Giuseppe Puchetti, ieri mattina ha appreso che un altro cittadino residente a Larino, già in isolamento da diversi giorni, è risultato positivo al Covid-19. Si tratterebbe del quarto caso in città, secondo il primo cittadino, dopo la coppia e la larinese censita in Abruzzo, anche se fino a ieri sera l’Asrem nella sua cartina del contagio ne riscontrava sempre e solo 1. Dopo i casi censiti a Santa Croce di Magliano e Casacalenda, tocca a Larino veder positivo un medico, del distretto Asrem, non del 118 come erroneamente riportato ieri sui social. La dottoressa ha avuto contatti con gli anziani provenienti da Cercemaggiore e poi trasferiti dal Vietri a Venafro. Nonostante il solito tam-tam, ricordiamo come nei giorni precedenti fosse emersa l’assoluta applicazione del protocollo sanitario nei casi di pazienti a rischio, poi l’insorgere della positività agli anziani ha cambiato il copione. Comunque, la dottoressa è stata in isolamento domiciliare precauzionale. Desta invece preoccupazione la situazione di un anziano del Basso Molise ricoverato da più di una settimana presso l’Ospedale “Santissima Annunziata” di Chieti, al suo arrivo è stato sottoposto a tampone ma il risultato dopo 8 giorni non è ancora pervenuto. L’80enne, in seguito a febbre e problemi respiratori, avrebbe deciso di farsi trasportare da un’ambulanza privata all’Ospedale di Chieti dove era seguito per altra patologia e attuando un comportamento, seppur in buona fede, opposto a quello che è il protocollo Asrem dell’emergenza. Giunto a Chieti è stato subito sottoposto a tampone ma, come già detto, i risultati tardano ad arrivare a causa di un problema relativo all’analisi dei tamponi che per Chieti sono processati presso i laboratori di Pescara. Qualora dovesse risultare positivo bisognerebbe attivare la procedura di sicurezza nei comuni del Basso Molise coinvolti per ricostruire la catena epidemiologica dei contatti e tra questi rientrerebbero anche il personale sanitario dell’ambulanza che ha effettuato il trasferimento.