Come cambia l’utilizzo del suolo all’epoca del Covid-19. Parafrasiamo un concetto che è in voga nel mondo, ma non siamo lontani dall’obiettivo. La crisi socio-economica spinge a cercare nuove fonti di reddito e anche incensurati cadono in tentazioni nello spaccio. Numerosi gli esempi nel corso dei mesi e l’aumento esponenziale dei consumi si valuta anche da scoperte come quella resa nota ieri. Continua incessante l’attività della Guardia di Finanza finalizzata ad assicurare un costante controllo economico del territorio, particolarmente intensificato in relazione alla corrente stagione estiva che sta attraendo, in particolare, lungo il litorale costiero un notevole afflusso di turisti. In tale attività, risulta fondamentale la integrazione del dispositivo di contrasto delle Fiamme Gialle attuato attraverso ricognizioni aeree svolte dai finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara e perlustrazione delle aree del basso Molise da parte delle pattuglie della Compagnia di Termoli. Ed è stato proprio un elicottero della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pescara che localizzava così una vasta area di terreno, in agro di Campomarino, che nascondeva tra una folta vegetazione la presenza di migliaia di piante di marijuana di varie dimensioni, organizzate in cicli di crescita e produzione progressive. Quell’avvistamento veniva così segnalato ai finanzieri della Compagnia di Termoli, che, districandosi tra la fitta boscaglia circostante – strategica per rendere la zona ben celata e soprattutto di difficile accesso – raggiungevano la piantagione ove constatavano la perfetta organizzazione della coltivazione presso la quale era stato realizzato un complesso sistema automatico di irrigazione “goccia a goccia”, completato dalla presenza di fertilizzante e svariati attrezzi da lavoro utilizzati per la coltivazione. Sotto lo stretto coordinamento con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, la Guardia di Finanza procedeva alla estirpazione di oltre 3.900 piante pronte per la raccolta delle infiorescenze. Qualora immesse sul mercato, quella coltivazione avrebbe assicurato guadagni illeciti sino a quasi quattro milioni di euro. L’operazione, condotta congiuntamente dalle Fiamme Gialle abruzzesi e molisane, in una perfetta sinergia tra componente territoriale e aeronavale, rientra in un più ampio dispositivo di “analisi dei rischi locali” in costante aggiornamento. Difatti, il continuo monitoraggio del territorio è assicurato anche grazie alla dinamicità e versatilità dell’impiego del mezzo aereo, i cui apparati di ricerca e scoperta, consentono di svolgere missioni attagliate alle esigenze operative del Corpo. L’operazione di servizio evidenza il costante impegno delle Fiamme Gialle nel contrasto alla produzione illecita ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, che rappresenta ancora una delle principali fonti di arricchimento delle organizzazioni criminali che, come dimostrato dall’operazione “Piazza Pulita”, condotta nel maggio scorso dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Campobasso, poi impiegano quei profitti anche per inquinare l’economia sana e le attività imprenditoriali oneste della Regione. E’ questa una delle linee strategiche verso la quale si orienteranno le Fiamme Gialle molisane come sottolineato dal Generale Salvatore Refolo, di recente insediatosi quale Comandante Regionale Molise della Guardia di Finanza.

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