Ha provocato dolore e sgomento la morte, mai così prematura, del 39enne di nazionalità albanese Pirin Lleshaj, spirato nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Cardarelli nella serata di domenica. La comunità locale e l’associazione degli albanesi in Molise, guidata da Fatmir Behluli, si sono subito mossi, oltre le ovvie attestazioni di solidarietà e cordoglio. Cordoglio che arriva anche dall’istituzione locale, Campomarino ancora una volta colpita da grave lutto causa Covid. «A 39 anni è la vittima più giovane della pandemia in Molise. Si chiamava Pirin Lleshaj, residente da diversi anni nel nostro comune bassomolisano e perfettamente integrato nella comunità campomarinese. Il giovane Pirin lascia purtroppo la moglie e 2 figli piccoli. In qualità di primo cittadino, voglio testimoniare alla famiglia della giovane vittima la vicinanza e la solidarietà dell’amministrazione comunale e di tutta la popolazione. Inoltre, il sindaco e l’amministrazione Comunale di Campomarino hanno reso noto a tutta la cittadinanza che, dopo un proficuo confronto con i vertici distrettuali Asrem e in particolare con il dottor Giovanni Giorgetta, da oggi sarà operativo il centro Usca (unità speciale di continuità assistenziale) a servizio dei territori di Campomarino e Termoli. Il centro avrà sede al Lido di Campomarino in piazza A. Moro – nella sede della guardia medica estiva – e sarà attivo dalle ore 8 alle 20. Si ringrazia vivamente tutti i vertici Asrem che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell’iniziativa in brevissimo tempo e si comunica che a breve saranno indicate le modalità di accesso al servizio. La tristezza e la preoccupazione, dopo l’aumento dei positivi delle ultime settimane, la fanno da padrone: in giro ci sono pochissime persone, molte meno rispetto ai giorni passati quando la ‘zona gialla’ aveva risvegliato una certa positività d’animo. Si esce principalmente per svolgere le attività necessarie come l’acquisto di farmaci o di beni alimentari e, a differenza di quanto si potrebbe pensare e di quanto accaduto lo scorso marzo durante la prima ondata, il supermercato è pressoché vuoto: poche le persone che entrano e quasi tutte fanno la spesa in fretta. Qui i bar sono chiusi, a differenza di Termoli dove diverse attività hanno optato per la formula d’asporto, e c’è uno strano silenzio che avvolge Campomarino, quasi di rassegnazione nei confronti di una pandemia che sembrava sconfitta e che, invece, sta mostrando il suo lato peggiore proprio in questo 2021 in cui ci si aspettava un ritorno alla normalità, seppur lento. Poche le auto che attraversano il paese e il viavai di persone a piedi scorre lento. Vigilia tormentata quella vissuta a Campomarino, che oramai è fulcro assieme a Termoli di una vasta zona rossa nel basso Molise. Polizia municipale, agenti del commissariato e Carabinieri attivi sul territorio, dove nel parcheggio del palazzetto dello sport la Croce Rosse ha allestito con l’ausilio dell’amministrazione locale e di altre associazioni le tende che serviranno per eseguire i test rapidi. Mille test antigenici rapidi da somministrare in tre giorni a Campomarino. Questo il massiccio sforzo di carattere finanziario e organizzativo che l’amministrazione Silvestri ha messo in campo, attraverso cui si cercherà di tracciare il contagio da Covid-19 in paese. Oggi, domani e dopodomani dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17. Uno screening di massa che sarà totalmente gratuito e chiaramente su base volontaria. Ad annuncialo era stata proprio l’amministrazione comunale di Campomarino, che aveva dato alle stampe una locandina che reca tutte le informazioni a riguardo.