Ci sarà cassa integrazione sui cambi allo stabilimento Fca, come è stato comunicato ieri mattina dalla dirigenza aziendale. Nell’area cambi transmission l’attività produttiva verrà sospesa nel periodo che va dal 12 al 25 aprile 2021. Potrà esser comandato al lavoro personale in base ad esigenze tecniche organizzative e produttive. La copertura retributiva avverrà mediante l’utilizzo della Cassa integrazione Covid-19. A renderlo noto la Fim-Cisl del Molise. «Naturalmente siamo fiduciosi ma contestualmente preoccupati per la corposa richiesta di Cigo al vecchio cambio – sottolinea il segretario regionale Riccardo Mascolo – dalla conferenza stampa fatta dal nostro segretario nazionale Ferdinando Uliano a Torino si evince l’importanza del rispetto sugli investimenti del piano industriale 2019-2021 pari a 5,5 miliardi di euro. In questo piano siamo interessati anche noi di Termoli. Si sta lavorando per il prossimo piano industriale Stellantis con l’attenzione sia agli investimenti che ai volumi produttivi degli stabilimenti italiani. Per esperienza voi mi insegnate che ci sono nuovi modelli e quindi lavoro per le carrozzerie a cascata lavorano le meccaniche. Tutto quello che a tutt’oggi viene detto e scritto è frutto di iniziative locali e di sensazioni di persone che lavorano nei vari siti sotto esame. Di ufficiale non c’è ancora nulla si presume che le carte si scopriranno il 16 aprile nel confronto ufficiale. La speranza è l’auspicio è che a seguire anche il governo si sieda ad un tavolo per un confronto sul futuro dell’’automotive in Italia». Ma cosa è emerso ieri a Torino? «I dati della produzione del 1° Trimestre 2021 segnano una crescita del +30,9% rispetto al dato relativo all’anno precedente. Secondo i dati da noi rilevati nel 2021 sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 208.242 unità contro le 159.088 del 2020. La crescita dei volumi si è determinata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in gran parte per effetto della pandemia, il blocco delle produzioni durante il lockdown ha influito di più rispetto alla flessione delle immatricolazioni sul mercato italiano e europeo. Le 126.762 (+25,67%) autovetture prodotte rappresentano circa il 60% del totale delle produzioni degli stabilimenti Italiani e il restante 40% è costituito dalla produzione dei veicoli commerciali. Nell’ultimo semestre del 2020 negli stabilimenti italiani di Stellantis avevamo riscontrato una ripresa produttiva, che aveva consentito di recuperare gli effetti negativi causati in gran parte dalla pandemia nel primo semestre 2020 (-35%). Una ripartenza determinata da una ripresa del mercato, anche grazie agli incentivi più corposi e strutturati, messi in campo dal nostro Paese e in Europa, ma anche per gli effetti positivi determinati dalla nuova 500 full electric, dai lanci degli ibridi di Jeep Compass, Renegade, Panda e dall’ottima affermazione dei veicoli commerciali, che rappresentano oltre un terzo della produzione complessiva. E’ prevedibile che anche i prossimi trimestri del 2021 saranno caratterizzato da risultati produttivi migliori rispetto ad un 2020, anno quest’ultimo condizionato dagli stop produttivi determinati dal primo lock-down. S’intravedono comunque alcuni elementi di flessione rispetto alla spinta degli ultimi mesi del 2020, con richieste maggiori di Cassa Integrazione in tutti i siti produttivi ad eccezione delle produzioni dei veicoli commerciali. Siamo nella fase avanzata dei 5,5 miliardi di euro di investimenti previsti nel piano industriale di Fca per il periodo 2019-2021. Gran parte è stato realizzato e l’ultima parte è in corso di completamento nel 2021. Nel primo incontro fatto con il Ceo di Stellantis Carlo Tavares, abbiamo avuto rassicurazioni che gli investimenti verranno ultimati. Come Fim-Cisl verificheremo che gli impegni presi vengano tutti rispettati e l’incontro previsto il 15 aprile 2021 a Mirafiori con i vertici di Stellantis Europe Enlarged sarà un importante appuntamento di verifica della situazione in tutti gli stabilimenti del gruppo. Il piano di Fca ha riguardato una serie di investimenti: dai nuovi modelli, alle nuove motorizzazioni ibride e elettriche, ma anche nuove trasmissioni e cambi, e la produzione di batterie, insieme ad importanti restyling sui prodotti. Nel 2021 verranno completati gli investimenti con i lanci in produzione del Ducato elettrico; i restyling su Compass, Giulia, Stelvio e Ducato; le versioni ibride Mhev di 500x, Compass, Renegade, Levante. I nuovi lanci di produzioni saranno rappresentati dal Suv Maserati Grecale (anche in una versione ibrida), dalla Maserati Mc20 presentata a Modena lo scorso settembre, dalle Maserati GT e GC a Mirafiori e da Alfa Romeo Tonale (anche nelle due versioni ibride). Il 2020 è invece stato caratterizzato dai lanci di produzione della Panda Ibrida, della nuova Jeep Compass anche in versione ibrida Phev, di Jeep Renegade ibrida Phev, della nuova 500 elettrica, il lancio della Ghibli Ibrida verso la fine dell’anno e i restyling su Maserati Levante e Quattroporte. Sono stati inoltre realizzati gli investimenti nel nuovo Centro di distribuzione Mopar di Rivalta, nello sviluppo delle motorizzazioni di Cento, Termoli e Pratola Serra, nelle trasmissioni e cambi a Verrone».

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