Imprenditore agricolo da sempre, nonostante sia anche farmacista, Mino Spagnoletti, cognome che tradisce le origini di Portocannone, nonostante abiti a Termoli, è da sempre in prima linea per difendere territorio e agricoltura, coltivatori e ambiente. E ancora una volta si è speso, in nome e per conto delle aziende agricole del basso Molise, contro lo spauracchio di torri eoliche da quasi 200 metri, di cui è stata fatta richiesta per l’insediamento sul terreno confinante tra Portocannone e Campomarino. Lo abbiamo incontrato e lui dice apertamente che l’intera comunità deve fare da argine, sì, ma anche indirizzare il dibattito politico e istituzionale, per orientare le scelte strategiche del futuro.
«La questione è che la Regione Molise, già con la legge 23/2014, interveniva dicendo che le fonti rinnovabili sono importanti ma, in qualche modo, bloccava qualunque tipo di insediamento siffatto.
Il problema, da quello che poi si sta evidenziando, è che il Consiglio di Stato è intervenuto dicendo attenzione Regione Molise, mettiamo in evidenza l’ultima regione ancora rimasta che ancora attua un piano, non ha una regolamentazione riguardo a queste fonti rinnovabili, attenzione regione Molise tu non puoi dire di no a tutto.
Quindi, così come metteva in evidenza la mia organizzazione, la Coldiretti, noi non siamo contro queste forme di produzioni di energia elettrica da fonti alternative. Solo che il legislatore deve, finalmente, provvedere alla regolamentazione di queste attività altrimenti chiunque può svegliarsi il giorno e decidere di presentare un qualunque tipo di piano.
Ci preoccupa la localizzazione di questo progetto. Il fatto che rispetto al progetto presentato da questa società la Re-plus, sono sì meno pale eoliche, in numero di 5, ma sono di altezza smisurata, 200 metri. Insistono in un territorio, l’unico fortemente a vocazione agricola della nostra regione, fosse anche solo il fatto che da noi c’è l’irrigazione quindi l’acqua è vita per le nostre attività agricole. Appena l’altro ieri, l’assessore della regione Molise, Cotugno, diceva che ci sono piani turistici. Bene, chiediamo al legislatore che mettano mano a questo tipo di regolamentazione. Oltre le pale eoliche, mettiamo in evidenza che nel basso Molise, Campomarino piuttosto che Portocannone e scopro ieri anche Montenero di Bisaccia, ci sono prelazioni di affitti di terreni per mettere il fotovoltaico. Continuiamo a insistere, non diciamo di no a tutto ma che il legislatore si assuma la responsabilità di regolamentare queste cose.
C’è questa nuova ondata green proveniente dall’Ue che metterà in moto tante e tante risorse economiche. Sicuramente questo settore è drogato. In Germania, per esempio, chi vuole produrre energia elettrica, lo fa sul tetto della propria casa. Non si vanno a occupare spazi economicamente rilevanti o meno ma ognuno dà il suo contributo alla comunità. Qui in Italia, sappiamo che queste attività spesso e volentieri sono collegate a economie che non sono proprio pulite, mettiamola così.
Ci va di mezzo il nostro stare sul pezzo. Chiaro che ci sono proprietari terrieri che non vedono l’ora che attività economiche rilevino i loro terreni a un prezzo sufficientemente più importante rispetto al valore iniziale.
Noi imprenditori vogliamo continuare a fare il nostro mestiere, vogliamo continuare a stare sul nostro territorio e dare il nostro contributo allo stesso.
Aggiungo una cosa, voi ricorderete il famoso parco eolico off-shore sul mare, con pale eoliche che erano svariate miglia lontane dalla costa. Ebbene, per quanto ci riguarda, già allora ritenevamo che il progetto potesse anche essere interessante ma tutte le forze politiche si misero insieme per bloccare questa idea, secondo me, geniale di due giovani ingegneri fratelli di Milano che, presentarono questo tipo di progetto.
In Olanda fanno turismo sui parchi eolici off-shore, poteva essere una cosa che potevamo fare anche noi. Questo l’abbiamo in qualche modo dimenticato.
Sono qui per nome e per conto di svariate aziende agricole ma il nostro compito è quello di mettere insieme amministrazioni del basso Molise. A onor del vero abbiamo contattato varie di questi amministratori, i primi cittadini sono tutti quelli della fascia costiera e alcuni sono assolutamente contrari. Tra l’altro ci fa piacere la presa di posizione del sindaco di Campomarino, Silvestri.
Quello che chiediamo è quello di unire le nostre forze. Abbiamo un piccolo problema in questa regione, andiamo in ordine sparso. Dobbiamo fare tutti quanti fronte comune per far sì che queste regole vengano, finalmente, scritte. Per cui, chi vuol fare attività economica lo può fare con delimitazioni necessarie e non in maniera capotica. Devono essere fatte alcune cose in maniera intelligente».