Il cluster di Bojano si ridimensiona ma la comunità matesina ripiomba nel lutto per un altro concittadino scomparso a causa del Covid: si tratta del 75enne Renato Brunetti, deceduto nel reparto di terapia intensiva del Cardarelli. La quarta vittima in sette giorni. Nel frattempo i comuni limitrofi riprendono a ‘respirare’ un’aria più tranquilla. L’alto numero di guarigioni registrato negli ultimi giorni ha fatto scendere infatti Bojano a quota 68 positivi – 7 i guariti in 48 ore e nessun nuovo caso di contagio emerso – ma l’ennesimo decesso dopo l’inizio dell’incubo post Pasqua non lascia spazio a sospiri di sollievo. Nel circondario invece Spinete sembra avviarsi a rientrare in zona Covid free: il bollettino Asrem segna altri due guariti, quindi scende a 4 il totale delle persone complessivamente ancora affette dal virus in paese. Campochiaro invece resta a quota 3, San Polo 2, mentre Colle d’Anchise ha azzerato da poco i contagi – come affermato dal sindaco Di Paola -, e San Massimo non ne ha più avuti dopo il cluster dello scorso inverno esploso a Campitello Matese. Ciò non toglie però che la situazione sia ancora delicata.
I 68 positivi di Bojano sono ancora tantissimi se si pensa che, prima della Pasqua, Bojano fosse scesa addirittura sotto le 10 unità. In quel momento la comunità del capoluogo matesino ha peccato forse di eccessivo rilassamento e qualcosa è saltato nelle misure di contenimento del contagio. Il calo dei contagi e l’alto numero di guariti emerso nell’ultima settimana rende però sempre meno probabile un cambio di colore per il territorio comunale – anche se molto chiacchierato tra i cittadini -, giudicato inutile e dannoso da un punto di vista economico anche dai membri dell’amministrazione, che però non hanno alcun potere decisionale in tal senso.
La speranza è che Bojano non debba salutare più nessun altro concittadino, perché le perdite avute finora si sono fatte insostenibili, e che la discesa della curva epidemiologica possa continuare fino a scendere sotto la soglia dei 50 positivi: sarebbe un primo buon auspicio per il tanto atteso rilancio della collettività matesina.
La scuola dell’infanzia “F. Amatuzio” intanto rimane chiusa fino a prossima decisione dell’Asrem.
Gli altri istituti invece sono regolarmente aperti e non si registrano al momento classi in isolamento.
rg

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