La Procura della Repubblica ha iscritto sette persone nel registro degli indagati per la morte di Antonella Rico, l’operaia della Gam che era scivolata in azienda sul pavimento bagnato battendo violentemente la testa a terra e che dopo quattro giorni è morta nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Cardarelli. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Mercoledì pomeriggio è stata eseguita l’autopsia sul corpo della donna, così come disposto dal sostituto procuratore Rossana Venditti, ed il medico legale incaricato entro 60 giorni dovrà relazionare sulle cause che hanno causato il decesso dell’operaia. In particolare si dovrà fare luce dal momento della caduta fino alla morte, sugli ultimi quattro giorni della sfortunata. In sostanza sono due i filoni di indagini, come ha confermato il magistrato titolare dell’inchiesta, uno che fa riferimento all’azienda, all’ambiente dove la Rico è scivolata e quindi alle eventuali responsabilità sulla sicurezza del luogo di lavoro, l’altro alle prestazioni sanitarie nel nosocomio durante i quattro giorni di degenza, per scoprire se ci sono state o meno negligenze da parte dei sanitari e se la paziente poteva essere salvata. La dottoressa Venditti dovrà quindi stabilire la relazione tra i due ambienti per individuare le cause e gli eventuali responsabili. Va ricordato che Antonella dopo la caduta fino a poco prima di morire è rimasta lucida e cosciente, nonostante avesse riportato un ematoma alla regione latero- occipitale della testa. Una morte improvvisa ed inaspettata che ha distrutto di dolore una famiglia tranquilla e molto unita. I congiunti su questo assurdo incidente sono determinati ad andare fino in fondo per conoscere la verità, a tal fine hanno dato incarico ad un avvocato e ad un medico legale, entrambi di fuori regione, per seguire tutta la fase dell’inchiesta. I funerali si svolgeranno nella mattinata odierna, alle ore 11, nella Chiesa Cattedrale, ad officiarli il parroco di Sant’Erasmo e Martino, don Giovanni Di Vito.