Dopo la messa in mora e la diffida alla Fondazione e alla società subentrante nella gestione della Casa di riposo «Ss. Cuori di Gesù e Maria», il segretario generale della Uiltucs Molise, Pasquale Guarracino, lo ribadisce con forza anche ai microfoni di Teleregione: la procedura di cessione del ramo d’azienda della Casa, e quindi il licenziamento dei 18 dipendenti, è da annullare immediatamente. Ma c’è molto di più.
«Monsignor Bregantini non può limitarsi a dire di non sapere nulla – tuona Guarracino, in risposta alle dichiarazioni del vescovo della Dioscesi Campobasso-Bojano di alcuni giorni fa -. Innanzitutto quello che dice non è vero, perché c’è una corrispondenza con la nostra organizzazione sindacale (ci sono state delle comunicazioni nell’ultimo mese, per significare la preoccupazione rispetto alla vicenda, ndr). E ci dispiace che una persona della sua levatura e soprattutto con i suoi incarichi nazionali, che si occupa appunto di mercato del lavoro, permetta che padre Franco D’Onofrio, attuale presidente della Fondazione “Ss. Cuori di Gesù e Maria” e firmatario delle lettere poco chiare di preavviso di licenziamento arrivate ai lavoratori lo scorso sabato, con un colpo di spugna licenzi 18 persone. Lo riteniamo davvero un fatto grave. Non basta dire soltanto ‘non lo sapevo’. Pur facendo finta che non sapesse nulla – rincara la dose il segretario regionale della Uiltucs -, resta il fatto che ad oggi non abbiamo però ancora sentito l’altra parte del ragionamento, quella più rilevante, e cioè quella riguardante i provvedimenti immediati da adottare per annullare tutto. Cosa che noi chiediamo. Diversamente saremo costretti a manifestare proprio nei pressi della sua sede» conclude Guarracino. Insomma, sulla Curia si sta abbattendo un vero e proprio terremoto. Ma stavolta, come accade invece nella Bibbia, gli scossoni non sono prodigi che anticipano l’arrivo del Signore.

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