La realtà a volte supera davvero la fantasia, soprattutto quando ci sono di mezzo truffatori insensibili persino di fronte alla disabilità. E che se ne approfittano.
Due giovani stranieri infatti sono stati beccati e denunciati dai Carabinieri di Bojano perché si fingevano sordomuti e chiedevano denaro ai clienti di due supermercati del capoluogo matesino. Ma i giovani non sono passati inosservati ai gestori dei due locali commerciali che li hanno prontamente segnalati mentre si aggiravano tra gli scaffali con in mano una cartellina portadocumenti e avvicinavano i clienti chiedendo loro soldi per beneficenza. Diversi anche i cittadini che hanno poi segnalato la presenza dei due giovani al 112, descrivendone l’abbigliamento e l’atteggiamento. L’intervento di un equipaggio dell’Arma ha poi fatto tutto il resto: i due sono stati rintracciati poco dopo all’interno del parcheggio di un supermercato, in procinto di allontanarsi in auto. Uno dei due alla vista della gazzella ha provato ad eludere invano il controllo dirigendosi a piedi alle spalle dello stabile, ma è stato ugualmente raggiunto e identificato.
Le dichiarazioni di alcuni clienti, buoni d’animo, hanno invece consentito di appurare che i due giovani non avevano mai proferito parola, erano in possesso di un cartellino distintivo sul petto e avevano al seguito un raccoglitore con all’interno alcuni fogli che mostravano agli interlocutori chiedendo loro un obolo per la realizzazione di una fantomatica struttura per bambini sordomuti. Loro stessi, del tutto insensibili di fronte a chi fa realmente i conti con questa disabilità, si fingevano tali, gesticolando e invitando gli ignari benefattori a leggere e sottoscrivere il foglio di donazione.
Una pratica truffaldina assai in voga nei grandi centri d’Italia, con cui mai ci si aspetterebbe di imbattersi in una piccola realtà come Bojano. Le somme corrisposte, ad ogni modo, non sono state rinvenute indosso ai due giovani, né tanto meno nel veicolo – di grossa cilindrata – in loro possesso. Verosimilmente se ne sono disfatti poco prima dell’arrivo dei militari, così come hanno fatto per i finti cartellini e il raccoglitore, non rinvenuti dai Carabinieri nemmeno dopo un’attenta ispezione sul retro dell’esercizio e visionando le telecamere di videosorveglianza interne.
Per i due giovani, che non soffrono dunque di alcuna patologia riconducibile al sordomutismo, è scattata la denuncia penale per il reato di esercizio molesto dell’accattonaggio di cui all’articolo 669-bis del Codice Penale. Per loro è stata avanzata anche la proposta per l’emissione del foglio di via obbligatorio da Bojano.