Il cimitero di Monteverde è saturo: a lanciare l’allarme è l’ex consigliere e assessore comunale ai lavori pubblici, all’urbanistica e al sociale, Carlo Perrella. E a quanto pare la situazione della struttura di Bojano non è poi così diversa. Ad ogni modo, ormai da mesi a Monteverde i defunti vengono inumati, quindi sepolti sotto terra, non più tumulati nei loculi, perché loculi – appunto – non ce ne sono. «Il mio intento non è fare polemica, di alcun tipo – spiega Carlo Perrella -. Piuttosto, vista la situazione del cimitero di Monteverde, arrivato a saturazione completa, è mio intento chiedere agli amministratori di intervenire al più presto perché in questo paese, come in tutti gli altri paesi, purtroppo si muore. E non è accettabile che, se non si è disposti ad inumare i propri cari, bisogna trasferirne necessariamente i feretri presso cimiteri di altri comuni. Lo dico perché è successo, sta succedendo, ma non deve più accadere che un cittadino di Bojano, e in questo caso particolare di Monteverde, debba trovare l’eterno riposo lontano da casa».
Più di qualche persona, negli ultimi mesi e anni, è stata infatti sepolta sotto terra. E anche quegli spazi che potevano essere usati per costruire nuovi loculi ora sono di fatto per lo più occupati. Ciò vuol dire che nell’ottica di una futura costruzione di nuove strutture, bisognerà necessariamente prevedere un ampliamento superficiale del cimitero. «Anni fa sono state raccolte richieste di diversi cittadini per la costruzione di nuovi loculi – aggiunge Carlo Perrella -, e mi risulta che alcuni di questi abbiano persino già pagato, perché è bene precisare che questo tipo di interventi sono autofinanziati, quindi non implicano costi per il Comune.
L’ultima costruzione di nuovi loculi a Monteverde, 40 per la precisione, risale al 2006. All’epoca ero consigliere provinciale e comunale. Mentre un precedente intervento, anche se di consolidamento, risale al 1998 – spiega -. Con quest’appello, ci tengo a ribadirlo, non ho intenzione di polemizzare o puntare il dito contro nessuno, bensì portare all’attenzione pubblica un problema che esiste e che tocca, purtroppo, ognuno di noi. Ho sostenuto fortemente quest’amministrazione: ecco perché sono a completa disposizione per dare una mano su questo tema di cui in passato mi sono occupato in qualità di assessore comunale. E attenzione, perché il problema non è di natura economica. Quindi non è il dissesto a frenare questa tipologia di interventi» conclude.
Intanto diversi cittadini riferiscono di problematiche simili, anche se forse non della stessa entità, per la struttura di Bojano, già oggetto di ampliamento alcuni anni fa. Ma i problemi dei cimiteri presenti sul territorio comunale di Bojano non si esauriscono qui. Ormai da tempo infatti, a prendersi cura degli impianti di Monteverde, Bojano e Civita, è un solo addetto comunale rimasto l’unico che svolge tutte le mansioni, spesso costretto quindi a turni massacranti pur di assicurare il servizio, e impossibilitato a far fronte a tutte le necessità che emergono dalle singole strutture. Insomma, non solo mancano i loculi, ma manca anche il personale. E il problema dei cimiteri di Bojano rischia di diventare presto una bolla pronta ad esplodere.

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