È filato tutto liscio ieri mattina nelle operazioni di manutenzione straordinaria della seggiovia Colle Del Caprio della stazione sciistica di Campitello Matese. Operazioni che vanno avanti e che ieri sono continuate con gli interventi effettuati in elicottero per il trasporto sulla piana di Campitello dei circa 35 pezzi dell’impianto più grande della stazione, tutti da revisionare secondo quanto dettato dalle necessità imposte dall’appuntamento con la manutenzione ventennale che lo scorso anno ha praticamente fatto saltare l’apertura della struttura di punta di Campitello.
Le stesse operazioni, condotte su mezzi su gomma, avrebbero comportato costi parecchio più ingenti e tempi molto più dilatati. Mozzafiato le immagini dell’elicottero che invece in circa un’ora e mezza ha trasportato tutti i pezzi presso il cantiere aperto alla partenza della Colle Del Caprio dove alcuni tecnici hanno man mano provveduto allo sganciamento degli stessi sotto lo sguardo e la guida attenta dei responsabili. L’intervento, rientrante nelle operazioni finanziate dalla Regione lo scorso anno per circa un milione e mezzo di euro, sarà cruciale per il prosieguo dei lavori che potrebbero durare addirittura fino ad ottobre, data la necessità di sostituire anche il cavo di acciaio dell’impianto lungo circa due chilometri e al momento ancora non disponibile, ma ordinato dalla ditta appaltatrice dei lavori. Fiducia però da parte dell’amministratore unico di Funivie Molise, Fausto Parente, presente durante le operazioni di ieri dell’elicottero. «Nulla va lasciato al caso, perciò stiamo continuando a lavorare per far sì che la stazione sia pronta a partire entro il prossimo mese di novembre» commenta. Tra le varie cose, anche una novità importante sul Piano valanghe, ad oggi ancora inesistente per una località sciistica importante come Campitello. «Ho convocato personalmente un team di ingegneri abruzzesi per dare avvio alla fase di studio propedeutica alla stesura del Piano valanghe – dice Parente proprio mentre l’elicottero sorvola la stazione con i pezzi da revisionare agganciati ad un cavo -. Si tratta di un altro importante tassello da aggiungere al complesso puzzle per il rilancio della stazione. Contestualmente stiamo discutendo anche del destino dell’impianto Anfiteatro, fermo da anni, ma potenzialmente una risorsa per Campitello». Insomma, si va avanti e filtra speranza anche per quelli che potrebbero essere gli interventi futuri e tanto attesi dagli amanti della montagna matesina. Un altro piccolo passo è compiuto, ma ne restano ancora molti da fare in direzione futuro.
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